Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Il primo messaggio “ping” della storia italiana.

Redazione RHC : 2 Maggio 2021 10:42

Dopo il primo messaggio pionieristico tra due computer nel 1969 (tra UCLA e Stanford University, del quale avevamo parlato in un precedente video), nacque la rete Arpanet.

Nel 1985, mentre in America era da poco nato il National Science Foundation Network (che mirava a creare una rete di ricerca accademica che facilitasse l’accesso dei ricercatori ai centri di supercalcolo finanziato da NSF negli Stati Uniti), anche l’Italia, come altre nazioni, si connesse alla rete Arpanet nel 1986, dopo esattamente 17 anni dalla creazione del primo nodo all’UCLA.

Precisamente il 30 aprile del 1986, 35 anni fa, grazie a dei pionieri dell’internet italiano, venne emesso il primo segnale dal Cnr di Pisa (Cnuce), che arrivò alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]


Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    Questi scienziati furono Stefano Trumpy (all’epoca direttore del centro Cnuce, oggi presidente onorario di Internet Society Italia), assieme a Luciano Lenzini, Antonio Blasco Bonito e Marco Sommani, ed aziende del calibro di Italcable e Telespazio, dove riuscirono nell’impresa di connettere l’Italia al futuro, attraverso la rete satellitare Satnet.

    Il primo messaggio trasmesso nella rete Arpanet dal nodo italiano, era un banale messaggio di “ping”, capace di connettere l’italia alla Pennsylvania, anche se la nostra nazione fu il quarto Paese, dopo Inghilterra, Norvegia e Germania, a eseguire il collegamento.

    Su questo disse Trumpy in una intervista:

    “All’inizio, negli anni ’80 Internet ha trovato molte resistenze da parte delle compagnie telefoniche e più in generale in Europa, che era legata ad altri modelli di rete. Fino alla seconda metà degli anni 90 è stato così, solo quando Internet è diventato un fenomeno mondiale esplosivo, dopo il 1995, l’atteggiamento è cambiato”.

    Il 23 dicembre del 1987, venne creato il primo dominio italiano, esattamente “cnuce.cnr.it”, creando il DNS italiano, gestito ancora oggi dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa, in delega assegnata dalla IANA, l’organismo deputato l’assegnazione degli indirizzi IP a livello internazionale e la gestione operativa dei DNS.

    Un bel regalo di Natale per l’Italia, anche se pochi in quel momento sapevano esattamente di cosa si trattasse.

    Subito dopo iniziarono a nascere le prime BBS italiane (Bullettin Board System), ovvero bacheche telematiche, con un pubblico molto ridotto, ma di fatto le prime community della storia.

    Citiamo Galactica nel 1989, per opera di Luca De Gregorio, Davide Tomè, Lorenzo Podestà, Filippo Maraffi e Fulvio Paleari.

    Fu una delle prime BBS commerciali Italiane che crebbe rapidamente fino a raggiungere le 32 linee telefoniche nel 1991.

    Proprio in quell’anno, il 6 agosto del 1991, Tim Berners-Lee manda in linea il primo sito web della storia, e nasce ebone, la prima dorsale europea che per 10 anni ha collegato 27 paesi europei tra loro e con gli Stati Uniti.

    Da li in poi il fenomeno di Internet divenne “irrefrenabile”.

    Dopo le prime BBS, si passò ai provider a pagamento e i primi modem a basso costo, alle prime pagine dinamiche CGI e al traino dell’open source con Linux e Java e poi i linguaggi di Scripting popolari come PHP, Asp e la sfida tecnologica tra i motori di ricerca come Altavista, Yahoo e poi la vittoria di Google su tutti.

    E ancora dopo i primi social, facebook, Twitter, YouTube, linkedin e il grande e-commerce fino ad arrivare ai nostri giorni con la nuova sfida del cloud e del 5g.

    Cosa ci riserverà ancora Internet?

    Questo possiamo intravederlo, immaginarlo, quasi toccarlo, ma quello che ci ha insegnato fino ad oggi la tecnologia, che non c’è limite all’innovazione, al genio e all’hacking (inteso, ovviamente in senso buono), pertanto … Stay Tuned!

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Dopo Darcula arriva Magic Mouse: il nuovo incubo del phishing ruba 650.000 carte al mese
    Di Redazione RHC - 14/08/2025

    Dopo la chiusura della piattaforma di phishing Darcula e del software Magic Cat utilizzato dai truffatori, la soluzione Magic Mouse ha guadagnato popolarità tra i criminali. Secondo gli specialis...

    Backdoor in xz Utils: 35 immagini Docker Hub ancora infette
    Di Redazione RHC - 14/08/2025

    Gli analisti di Binarly hanno trovato almeno 35 immagini su Docker Hub ancora infette da una backdoor che ha penetrato xz Utils l’anno scorso. I ricercatori hanno avvertito che questo potrebbe ...

    Microsoft Office, tre vulnerabilità critiche: aggiornare subito è obbligatorio
    Di Redazione RHC - 14/08/2025

    Tre gravi vulnerabilità di Microsoft Office, che potrebbero permettere agli aggressori di eseguire codice remoto sui sistemi colpiti, sono state risolte da Microsoft con il rilascio di aggiorname...

    L’AI che si programma da sola: il 2025 potrebbe segnare una svolta per i programmatori
    Di Carlo Denza - 14/08/2025

    Dalle macchine che apprendono a quelle che si auto migliorano: il salto evolutivo che sta riscrivendo il codice del futuro Mentre leggete questo articolo, molto probabilmente, in un data center del mo...

    Arriva Charon Ransomware. Supera EDR, è Stealth e strizza l’occhio ai migliori APT
    Di Redazione RHC - 13/08/2025

    Trend Micro ha rilevato un attacco mirato ai settori governativo e aeronautico in Medio Oriente, utilizzando un nuovo ransomware chiamato Charon. Gli aggressori hanno utilizzato una complessa catena d...