Telegram espone una gigantesca perdita di dati: 4000 Cittadini Israeliani a Rischio
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Telegram espone una gigantesca perdita di dati: 4000 Cittadini Israeliani a Rischio

Telegram espone una gigantesca perdita di dati: 4000 Cittadini Israeliani a Rischio

Michele Pinassi : 19 Ottobre 2023 07:35

Su un canale Telegram di una gang cybercriminale sono stati pubblicati archivi contenenti dati e credenziali di oltre 4000 cittadini israeliani esfiltrati da infostealer.

Il massiccio leak, il cui nome degli archivi (“DAMN_ISRAEL“) sembra evidenziare precisi scopi politici, consiste nella pubblicazione di 16 archivi .zip contenenti un totale di 4224 cartelle contenenti i log, informazioni e credenziali esfiltrati dagli infostealer da altrettante vittime.

Parliamo di passwordcookiesscreenshot dei desktop, informazioni del sistema colpito e altro.


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Comprese informazioni dettagliate sul sistema bersaglio, tra cui l’IP, le caratteristiche dell’hardware ed eventuali sistemi antivirus installati.

Tra le credenziali, anche potenziali accessi a sistemi istituzionali.

Ennesimo esempio di come la cybersicurezza sia entrata a pieno titolo tra gli strumenti offensivi (e difensivi) di un conflitto e di come i sistemi informatici, con la loro diffusione e presenza in ormai ogni aspetto della nostra quotidianità e società, rappresentino un elemento di criticità da difendere con sempre maggiore attenzione.

Gli infostealer si stanno dimostrando, negli ultimi periodi, strumenti di offesa sempre più efficaci e precursori di attacchi potenzialmente ben più gravi (come i ransomware), anche attraverso la compromissione di credenziali valide usate dagli utenti dei sistemi istituzionali.

Il corretto uso degli strumenti informatici e la consapevolezza dei rischi rappresentano elementi critici che assumono ancora maggiore rilevanza in situazioni di conflitto.

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Immagine del sitoMichele Pinassi
Nato e cresciuto a Siena, è Responsabile della Cybersecurity dell’Università di Siena. Lavora nel campo ICT da oltre 20 anni, usando esclusivamente software libero. Da sempre attento alle tematiche sulla privacy e sui diritti civili digitali, attraverso il suo blog nato nel lontano 2000, è ancora attivamente impegnato nel sensibilizzare i cittadini su queste tematiche.

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