Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Tor è davvero sicuro? Come è stato Smascherato un Utente con un attacco temporale!

Redazione RHC : 20 Settembre 2024 20:09

Gli sviluppatori del progetto Tor hanno assicurato agli utenti che il browser e la rete Tor sono ancora sicuri. Il fatto è che recentemente su Internet sono apparse informazioni secondo cui le forze dell’ordine in Germania e in altri paesi stanno lavorando insieme per rendere anonimi gli utenti utilizzando attacchi temporali.

Recentemente in un rapporto congiunto della pubblicazione tedesca Panorama e del canale YouTube investigativo STRG_F è emerso che l’Ufficio federale tedesco della polizia criminale (BKA) e la Procura generale di Francoforte sono riusciti a identificare almeno un utente Tor. La pubblicazione menziona l’“analisi temporale” come chiave per la de-anonimizzazione.

“In base alla tempistica dei singoli pacchetti, le connessioni anonime possono essere ricondotte a un determinato utente Tor, anche se le connessioni nella rete Tor vengono crittografate più volte”, riferiscono i giornalisti, ma non spiegano come funziona esattamente questa tecnica.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

In teoria, l’osservazione a lungo termine di determinate tendenze, come suggerito dalla metodologia di analisi temporale, potrebbe effettivamente fornire agli osservatori alcuni indizi sugli utenti che inviano traffico alla rete.

In sostanza, qualcuno può aggiungere i propri nodi alla rete Tor e registrare l’ora in cui i pacchetti entrano nella rete e ne escono. Dopo un po’ di tempo, in base ai parametri temporali ricevuti, sarà possibile determinare chi si sta connettendo a un particolare servizio .onion.

Allo stesso tempo, Matthias Marx, un rappresentante della famosa comunità di hacker Chaos Computer Club (CCC), ha confermato ai media che le prove disponibili (documenti e altre informazioni raccolte dai giornalisti) “dimostrano che le forze dell’ordine hanno ripetutamente e con successo effettuato attacchi contro singoli utenti allo scopo di de-anonimizzazione.”

In risposta a questa pubblicazione, il team Tor ha scritto sul blog che chiunque utilizzi le ultime versioni degli strumenti del progetto Tor è al sicuro e che gli attacchi temporali sono una tecnica nota per la quale esistono da tempo difese efficaci.

The Tor Project rileva di non aver visto tutti i documenti (sebbene li abbia richiesti ai giornalisti), ma ritiene che la polizia tedesca sia stata in grado di identificare un utente Tor specifico perché utilizzava un software obsoleto e non perché le forze dell’ordine hanno approfittato di una vulnerabilità sconosciuta o riscontrato un uso efficace degli attacchi temporali.

Pertanto, secondo i ricercatori tedeschi, durante le indagini contro una persona conosciuta come Andres G. è stato utilizzato un attacco temporale. Le forze dell’ordine lo consideravano l’operatore della risorsa Boystown, che pubblicava materiali sugli abusi sessuali sui minori (CSAM), che cioè, pornografia infantile.

Si presume che Andres G abbia utilizzato il messenger anonimo Ricochet, che trasmette dati tra mittente e destinatario tramite Tor. Inoltre, si presume che abbia utilizzato una versione che non poteva proteggere le sue connessioni Tor dalla de-anonimizzazione attraverso attacchi temporali, come è stato utilizzato dalla polizia.

Presumibilmente le autorità tedesche si sono avvalse dell’aiuto dell’operatore Telefónica, che ha fornito dati su tutti i client O2 che si collegavano al noto nodo Tor. Confrontando queste informazioni con i dati di analisi temporale ha permesso alle autorità di identificare Andres G, che alla fine fu arrestato, accusato, condannato e imprigionato nel 2022.

Gli sviluppatori Tor scrivono che è improbabile che il metodo descritto indichi una vulnerabilità di Tor.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Ancora attacchi alle infrastrutture Italiane. NoName057(16) sferra nuovi attacchi DDoS

Anche questa mattina, gli hacker di NoName057(16) procedono a sferrare attacchi DDoS contro diversi obiettivi italiani. Nell’ultimo periodo, Telegram ha intensificato la sua azione co...

Pornhub, Redtube e YouPorn si ritirano dalla Francia per colpa della legge sulla verifica dell’età

Secondo diverse indiscrezioni, il proprietario di Pornhub, Redtube e YouPorn ha intenzione di interrompere il servizio agli utenti francesi già mercoledì pomeriggio per protestare contro le ...

Gli hacktivisti filorussi di NoName057(16), rivendicano nuovi attacchi alle infrastrutture italiane

Gli hacker di NoName057(16) riavviano le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). NoName057(16) &#x...

Chrome sotto attacco! Scoperta una pericolosa vulnerabilità zero-day attivamente sfruttata

Google ha pubblicato un aggiornamento di sicurezza urgente per il browser Chrome, a seguito della conferma che una pericolosa vulnerabilità zero-day è attualmente oggetto di attacchi attivi ...

Quando gli hacker entrano dalla porta di servizio! PuTTY e SSH abusati per accedere alle reti

Una campagna malware altamente sofisticata sta prendendo di mira client SSH legittimi, tra cui la nota applicazione PuTTY e l’implementazione OpenSSH integrata nei sistemi Windows, con l’...