
Luca Galuppi : 19 Dicembre 2024 10:02
La tensione tra Stati Uniti e Cina si intensifica, e stavolta il protagonista è TP-Link, un colosso del mercato dei dispositivi di rete. La possibilità di un bando completo dei dispositivi TP-Link negli USA non è più un’ipotesi remota. Secondo fonti del Wall Street Journal, le agenzie governative statunitensi, tra cui i dipartimenti di Commercio, Difesa e Giustizia, stanno indagando sull’azienda, sospettata di rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale.
Fondata in Cina nel 1996, TP-Link è un colosso del settore tecnologico, con una significativa presenza nel mercato statunitense. I suoi dispositivi non sono solo diffusi nelle case americane ma anche in strutture sensibili come basi militari e agenzie governative. La preoccupazione nasce da due fattori principali:
Con TP-Link che domina il mercato dei router Wi-Fi negli USA, il rischio è amplificato. I dispositivi dell’azienda sono i più acquistati su Amazon e sono presenti persino nelle basi militari. La gravità della situazione è stata sottolineata in una lettera inviata al Segretario al Commercio Gina Raimondo, in cui si sottolinea come i router TP-Link siano diventati il veicolo preferito per attacchi estesi.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nonostante le accuse, non è ancora stato dimostrato che TP-Link agisca deliberatamente per favorire il governo cinese. Tuttavia, l’azienda è obbligata a rispettare le leggi cinesi, incluse quelle che prevedono la collaborazione con le autorità di Pechino. Questo, unito alla mancanza di trasparenza e di dialogo con i ricercatori di sicurezza, accresce i sospetti.
Il possibile bando di TP-Link è solo l’ultima mossa di un più ampio sforzo degli Stati Uniti per contenere l’influenza tecnologica cinese. La chiusura delle operazioni di China Telecom e il crescente controllo su aziende come Huawei e ZTE mostrano un chiaro trend: la cyber-sicurezza è diventata un campo di battaglia cruciale nella geopolitica.
La situazione TP-Link è un monito per aziende e utenti. L’uso di dispositivi economici ma potenzialmente insicuri potrebbe costare caro, non solo in termini finanziari ma anche di sicurezza nazionale.
Gli Stati Uniti sembrano determinati a proteggere la loro infrastruttura critica, e il caso TP-Link è destinato a diventare un esempio emblematico di come la tecnologia possa essere un’arma a doppio taglio. Gli sviluppi futuri diranno se il prezzo della connessione economica è troppo alto da pagare.
Luca Galuppi
Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...

All’interno del noto Dark Forum, l’utente identificato come “espansive” ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso al pannello di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate. Tu...

In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone ...

La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...