Redazione RHC : 6 Marzo 2025 07:01
I ricercatori sulla sicurezza informatica nel Regno Unito che segnalano volontariamente vulnerabilità nei sistemi del Ministero dell’Interno potrebbero essere perseguiti penalmente.
Il MoD ha seguito l’esempio del Ministero della Difesa lanciando una piattaforma di divulgazione delle vulnerabilità su HackerOne, ma a differenza di altri programmi bug bounty, non sono previste ricompense in denaro per i bug scoperti. Secondo i requisiti pubblicati, ai è ricercatori proibito interferire con il funzionamento dei sistemi, modificare o accedere ai dati.
Tuttavia, quando si ricercano vulnerabilità, è necessario rispettare la legislazione vigente, il che mette a repentaglio la possibilità stessa di una ricerca legittima sulle minacce informatiche. Il fatto è che il Computer Misuse Act (CMA) del 1990 del Regno Unito punisce come reato qualsiasi accesso non autorizzato ai sistemi informatici, indipendentemente dalle motivazioni del ricercatore.
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CyberUp dichiara che la mancanza di un quadro giuridico chiaro espone i professionisti britannici al rischio di azioni legali. A differenza del Ministero della Difesa, che ha assicurato ai ricercatori la protezione dai procedimenti penali, il Ministero degli Affari Interni non ha fornito tali garanzie.
CyberUp accoglie con favore lo sviluppo di politiche di divulgazione delle vulnerabilità nelle agenzie governative, ma sottolinea che nella loro forma attuale tali misure sono insufficienti. Secondo l’organizzazione, la mancanza di tutela legale mette a repentaglio sia la sicurezza dei ricercatori stessi sia la resilienza digitale del Paese nel suo complesso.
Tuttavia, furono fatti tentativi di riformare la legislazione. In particolare, il Partito Laburista propose di introdurre una norma sulla tutela delle azioni intraprese nell’interesse pubblico, ma il disegno di legge non fu approvato. I rappresentanti del partito riconoscono l’importanza del lavoro degli specialisti della sicurezza informatica e affermano la necessità di aggiornare il CMA, ma al momento non è stato presentato al Parlamento alcun disegno di legge su questo argomento.
Nel frattempo, altri paesi europei come Portogallo, Belgio e Malta hanno già adattato la loro legislazione alle realtà moderne e garantiscono protezione vero gli hacker etici. Secondo CyberUp, il Regno Unito rischia di rimanere indietro in termini di resilienza informatica se non adotta misure per modernizzare le leggi obsolete.
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