Redazione RHC : 1 Aprile 2022 08:57
Bitdefender ha rilevato delle vulnerabilità all’interno delle telecamere di sicurezza di Wyze Cam, dove si è scoperto che uno dei bug esisteva nel codice da circa tre anni e consentiva l’accesso remoto a video e immagini archiviati sulle schede di memoria locali delle fotocamere, senza autenticazione.
Un bug a cui non è stato ancora assegnato un identificatore CVE ha consentito l’accesso al contenuto della scheda SD nella telecamera tramite un server web in ascolto sulla porta 80.
Il fatto è che quando si inserisce una scheda SD in una Wyze Cam, un collegamento simbolico ad essa viene creato automaticamente nella directory www che è servita da un server web ma non ha restrizioni di accesso.
Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato
Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Oltre al video, all’audio e alle immagini ricevuti dalla telecamera, la scheda SD memorizza anche tutti i registri del dispositivo, che contengono l’UID e l’ENR (chiave di crittografia AES). La divulgazione di questi dati consentirà a un utente malintenzionato di ottenere l’accesso remoto senza ostacoli al dispositivo.
È interessante notare che la vulnerabilità è stata scoperta dai ricercatori di Bitdefender nel marzo 2019 insieme ad altri due problemi relativi al bypass dell’autenticazione (CVE-2019-9564) e al controllo remoto (CVE-2019-12266).
Questi bug sono stati corretti dal produttore nel 2019-2020 e le patch sono state incluse nelle versioni firmware aggiornate.
Anche il terzo e più pericoloso bug relativo alla scheda SD ha ricevuto una correzione, ma è stato rilasciato solo di recente, il 29 gennaio 2022. Considerando che tali dispositivi vengono solitamente utilizzati con configurazioni di default, è probabile che la maggior parte delle Wyze Cam stia ancora eseguendo del firmware vulnerabile.
Vale la pena ricordare che gli aggiornamenti sono disponibili solo per Wyze Cam v2 e v3 rilasciati a febbraio 2018 e ottobre 2020. Wyze Cam v1, rilasciato nell’agosto 2017, non ha ricevuto alcuna patch poiché il supporto per questo modello è stato interrotto alla fine del 2020.
Di conseguenza, gli esperti di Bitdefender consigliano agli utenti di abbandonare Wyze Cam v1 il prima possibile e di smettere del tutto di utilizzare fotocamere obsolete, mentre il resto dovrebbe aggiornare il firmware il prima possibile.
Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...
La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...
Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...
Le persone tendono a essere più comprensive nei confronti dei chatbot se li considerano interlocutori reali. Questa è la conclusione a cui sono giunti gli scienziati dell’Universit&#x...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006