Redazione RHC : 15 Agosto 2021 15:04
Poi ci domandiamo come mai le persone cliccano su certe mail di phishing.
I creduloni italiani ci sono cascati in questa nuova “mega bufala” pubblicata ad arte in rete.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Secondo i principi “dell’ignoranza eletta ad oggetto di culto”, è possibile addirittura credere che già a Pompei esistesse un mosaico che contenesse tantissimi anni fa una sorta di QR code.
Con foto al seguito, opportunamente photoshoppata come “prova” di questo grandioso ritrovamento storico, la bufala è andata in rete divenendo virale sui social in breve tempo.
Come sottolinea Bufale.net è evidente che
“se ci sono persone pronte a pensare che indossando una maglietta rossa ed un pantalone verde, il medico di turno capisca di doverci iniettare acqua e non il vaccino, allora tutto può essere”
Mentre la foto originale del mosaico proviene da Pompei e ritrae un prezioso mosaico.
La stessa è stata opportunamente ritoccata e messa sul web ad uso e consumo di tutti, lasciando libera l’ingenuità delle persone.
Per chi si sta chiedendo cosa contenga il QR code, sembrerebbe sia il contatto di un professore dell’Università di Padova.
Qualcuno ipotizza che possa trattarsi addirittura dell’autore del fotomontaggio, ma è chiaro che senza prove in merito sia impossibile sbilanciarsi su questa storia.
Nel mondo del cybercrime moderno, dove le frontiere tra criminalità e imprenditoria si fanno sempre più sfumate, il gruppo ransomware LockBit rappresenta un caso di studio affascinante. Atti...
Microsoft 365 Copilot è uno strumento di intelligenza artificiale integrato in applicazioni Office come Word, Excel, Outlook, PowerPoint e Teams. I ricercatori hanno recentemente scoperto che lo ...
Una vulnerabilità di sicurezza critica nei Servizi Desktop remoto di Windows, monitorata con il codice CVE-2025-32710, consente ad aggressori non autorizzati di eseguire codice arbitrario in...
Ghost Security, noto anche come GhostSec, è un gruppo hacktivista emerso nel contesto della guerra cibernetica contro l’estremismo islamico. Le sue prime azioni risalgono alla fase success...
Gli analisti di Cisco Talos hanno segnalato che le infrastrutture critiche in Ucraina sono state attaccate da un nuovo malware che distrugge i dati chiamato PathWiper. I ricercatori scrivono...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006