
I ricercatori di Patchstack hanno scoperto che una vulnerabilità nel plug-in WP Reset PRO consente agli aggressori autorizzati di cancellare completamente i contenuti dei siti vulnerabili.
Come suggerisce il nome, il plugin è stato creato proprio per questi scopi: può aiutare l’amministratore ad azzerare l’intero sito o delle sue parti per velocizzare il processo di debug e test.
Il bug è segnalato per interessare solo le versioni premium del plugin WP Reset, fino alla versione 5.98. Allo stesso tempo, la versione gratuita del plugin con codice open source ha più di 300.000 installazioni attive, secondo le statistiche del repository di WordPress, e se si crede al sito ufficiale, il numero di utenti supera le 400.000 persone.
Gli esperti spiegano che la vulnerabilità CVE-2021-36909 è legata alla mancanza di autorizzazione e verifica token, cioè può essere utilizzata da qualsiasi utente autenticato, inclusi gli utenti con privilegi bassi (come gli abbonati).
Per sfruttare il bug, è sufficiente utilizzare un parametro di query, ad esempio %% wp, per eliminare tutte le tabelle nel database con il prefisso wp. Un utente malintenzionato potrebbe quindi visitare la home page del sito, eseguire il processo di installazione di WordPress e creare il proprio account amministratore. L’account può essere utilizzato per scaricare plug-in dannosi o installare backdoor, affermano gli esperti.
Sebbene a prima vista la vulnerabilità sembri essere utile solo per scopi distruttivi, gli esperti di Patchstack hanno detto a Bleeping Computer che il problema può essere utilizzato per accedere ad altri siti sullo stesso server.
“Se c’è un vecchio sito dimenticato in una sottodirectory (lo vediamo spesso), dove è installato questo plugin e l’ambiente server è connesso, ti permette di accedere ad altri siti nello stesso ambiente. Questa vulnerabilità è di natura molto distruttiva”.
Attualmente, la vulnerabilità è già stata risolta dagli sviluppatori in WP Reset PRO versione 5.99 28. Il bug è stato corretto dopo 24 ore dal messaggio di Patchstack, aggiungendo controlli di autenticazione e autorizzazione al plugin.
Nell’ottobre 2021 un bug simile, che permette anche di cancellare i siti di altre persone, è stato trovato in un altro plugin di WordPress, ovvero Hashthemes Demo Importer.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeNel 2025 il dibattito sull’intelligenza artificiale ha smesso di essere una questione per addetti ai lavori. È diventato pubblico, rumoroso, spesso scomodo. Non si parla più solo di efficienza o di nuovi modelli, ma di…
CybercrimeÈ stata scoperta una serie di vulnerabilità nel popolare ecosistema di distributori automatici di cibo per animali domestici Petlibro. Nel peggiore dei casi, queste vulnerabilità consentivano a un aggressore di accedere all’account di qualcun altro,…
CybercrimeNel corso della prima metà di dicembre, un’azienda cinese impegnata nell’assemblaggio di dispositivi per Apple è stata colpita da un attacco informatico avanzato che potrebbe aver esposto informazioni sensibili legate a una linea produttiva. L’episodio…
Cyber ItaliaUn post apparso su BreachForums, noto forum underground frequentato da attori della cybercriminalità informatica, ipotizza una presunta compromissione dei sistemi del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano (MEF). La segnalazione effettuata da un membro della…
CybercrimeAnalisi e correlazioni costruite anche grazie alla piattaforma Recorded Future (Insikt Group), che in questi casi è utile per mettere ordine nel caos tra segnali, rumor e priorità operative. C’è una tradizione natalizia che nessuno…