Un raggio di luce da 265 milioni di km: l’ESA stabilisce il primo collegamento ottico per l'internet del futuro
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Un raggio di luce da 265 milioni di km: l’ESA stabilisce il primo collegamento ottico per l’internet del futuro

Un raggio di luce da 265 milioni di km: l’ESA stabilisce il primo collegamento ottico per l’internet del futuro

13 Luglio 2025 09:24

Il 7 luglio 2025, l’Agenzia Spaziale Europea ha stabilito con successo il suo primo collegamento ottico con una sonda interplanetaria. Il segnale laser ha percorso 265 milioni di chilometri e ha raggiunto l’esperimento Deep Space Optical Communications a bordo della sonda americana Psyche, che ora si trova a una distanza di 1,8 unità astronomiche dalla Terra.

Il collegamento è stato fornito da due stazioni ottiche in Grecia. All’osservatorio di Kryoneri, vicino ad Atene, un potente laser ha emesso un fascio stretto che ha permesso allo strumento DSOC di catturare il segnale e inviare una risposta. Il laser di ritorno è stato ricevuto dall’osservatorio Helmos, situato sulla cima di una montagna vicina, a trentasette chilometri di distanza.

Il Direttore delle Operazioni dell’ESA, Rolf Densing, ha definito la dimostrazione un passo importante verso l’internet ad alta velocità nello spazio profondo e ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale. Mariella Spada, Responsabile dell’Innovazione dei Sistemi di Terra, ha aggiunto che anni di standardizzazione e nuove soluzioni ingegneristiche hanno posto le basi della futura rete interplanetaria.


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Gli ingegneri si sono trovati di fronte a due sfide principali. Dovevano puntare il laser verso un veicolo spaziale distante senza alcuna deviazione e, allo stesso tempo, creare un ricevitore in grado di catturare diversi fotoni dopo aver attraversato l’intero sistema solare. Il Jet Propulsion Laboratory della NASA si è occupato di calcolare la traiettoria utilizzando il metodo Delta-DOR, mentre l’European Space Operations Center ha compensato gli effetti dell’atmosfera e del moto planetario. La sicurezza del volo è stata oggetto di particolare attenzione, con la chiusura temporanea di alcune sezioni dello spazio aereo greco.

Il trasmettitore terrestre costruito per l’esperimento combina cinque laser ad alta potenza in un contenitore con una piattaforma di sollevamento che nasconde le ottiche dalla luce del giorno e le mostra dopo il tramonto. Il sistema di ricezione si basa sul telescopio Aristarchus, di due metri e tre di diametro, situato a un’altitudine di duemilatrecentoquaranta metri. Un rivelatore sulla piastra posteriore del telescopio distingue i singoli fotoni.

Una immagine del The Ground Laser Transmitter at the Kryoneri Observatory (Credit ESA)

Prima della sessione principale, il team ha testato l’apparecchiatura inviando un segnale al satellite europeo Alphasat in orbita geostazionaria. Nonostante la complessità del compito, l’installazione di laser, cavi e sistemi di raffreddamento è stata completata in un solo giorno, e il debug completo è stato eseguito da meno di venti specialisti in due siti.

I collegamenti ottici possono trasmettere dati da dieci a cento volte più velocemente dei collegamenti radio, il che è fondamentale per il crescente flusso di informazioni provenienti dalle future missioni. Il successo della campagna greca sostiene l’iniziativa ASSIGN dell’ESA, che mira a combinare reti a radiofrequenza e laser in un’infrastruttura interplanetaria sostenibile, nonché progetti come LightShip, progettato per trasportare equipaggi su Marte e supportarne le comunicazioni e la navigazione.

La prima connessione con Psyche ha segnato l’inizio di una serie di quattro sessioni di comunicazione programmate per quest’estate e ha fornito un chiaro segnale che l’era di Internet laser ad alta velocità nello spazio profondo è già iniziata.

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