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IA: tra disinformazione, narrazioni e fantascienza.

Redazione RHC : 26 Aprile 2020 09:38

Uno studio della Royal Society delineava come le “narrazioni” possano #influenzare il pubblico in argomenti #scientifici, come l’energia, la genetica e i cambiamenti climatici.

Le false dichiarazioni dei media sull’#AI possono sembrare “innocue” se pensiamo ai robot di The #Jetsons, anche se “significative” quando si tratta di ricerca e sviluppo dell’IA

Molti osservatori non tecnici, oggi pensano all’intelligenza artificiale come una tecnologia “fantascientifica” con prestazioni a livello umano, ma l’IA è ancora intelligente come i #dataset che gli vengono forniti.


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Ad esempio, insegnare a camminare è una cosa fattibile, in quanto sono presenti (o costruibili) valanghe di dataset per fare questo, ma comprendere se una minaccia cyber è realmente tale, quando qualcuno o qualcosa agisce in modo sospetto?

In che modo l’IA di oggi può distinguere tra un intruso con intenti maliziosi e un tecnico autorizzato chiamato sul posto in una banca? forse il modo in cui cammina? Questa è una #skill umana, che può comprendere un #contesto di piccole azioni o “percezioni” e ci vorranno molti anni prima che le AI arrivino a questo.

Quindi Invece di supporre che l’incapacità dell’IA di completare tali compiti sia un fallimento della tecnologia, i consumatori dovrebbero spostare la loro comprensione e rendersi conto che è semplicemente la realtà dell’IA e solo questo.

#redhotcyber #artificialintelligence #cybersecurity

Let’s be realistic about our expectations of AI

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