
Redazione RHC : 28 Luglio 2025 15:24
Oltre 200.000 siti WordPress sono vulnerabili a causa di un errore critico nel popolare plugin Post SMTP , che consente agli aggressori di ottenere il pieno controllo dell’account amministratore. Alla vulnerabilità è stato assegnato l’identificatore CVE-2025-24000 e interessa tutte le versioni del plugin fino alla 3.2.0 inclusa. Al momento della pubblicazione, la correzione è stata installata su meno della metà dei sistemi che utilizzano questo componente.
Post SMTP è uno strumento per l’invio sicuro di email da siti WordPress, che sostituisce la funzione integrata wp_mail(). Oltre 400.000 installazioni lo rendono una delle soluzioni più popolari nella sua categoria. Tuttavia, a maggio 2025, gli specialisti di PatchStack hanno ricevuto una segnalazione secondo cui la REST API del plugin presentava una logica di controllo degli accessi errata. Invece di verificare i diritti degli utenti, il sistema si limitava al solo controllo dell’autorizzazione, consentendo anche ai visitatori con privilegi bassi, come gli abbonati, di accedere ai dati protetti.
In particolare, un abbonato poteva avviare la reimpostazione della password di amministratore e intercettare l’email corrispondente tramite i log delle email, il cui accesso non era limitato. Ciò creava una scappatoia per assumere il controllo dell’intero pannello amministrativo del sito senza la necessità di sfruttare vulnerabilità di terze parti o di accedere fisicamente al server.
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Il problema è stato segnalato allo sviluppatore Saad Iqbal il 23 maggio. Tre giorni dopo, ha fornito un’implementazione aggiornata della funzione get_logs_permission, che implementava un controllo completo dei diritti utente prima di accedere all’API. La versione con la correzione, la 3.3.0, è stata pubblicata l’11 giugno.
Nonostante l’aggiornamento, le statistiche di WordPress.org mostrano una situazione allarmante: oltre il 51% dei siti utilizza ancora versioni vulnerabili. La situazione è particolarmente pericolosa per gli utenti della versione 2.x: secondo una stima, circa 96.800 siti continuano a utilizzare queste versioni, che contengono non solo la vulnerabilità CVE-2025-24000, ma anche altre falle di sicurezza note.
Il problema evidenzia la vulnerabilità sistemica dell’ecosistema WordPress, dove anche gli aggiornamenti di sicurezza più importanti non vengono installati immediatamente. Data la facilità di sfruttamento e l’uso diffuso del plugin, è prevedibile che gli attacchi a risorse non protette continueranno e diventeranno più diffusi. L’eliminazione della minaccia richiede un aggiornamento immediato alla versione 3.3.0 o superiore.
Redazione
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