
Redazione RHC : 5 Luglio 2023 17:04
Uno sfruttamento di questo bug di sicurezza si concretizza come un attacco alla supply chain. Ma questa volta “la foglia” non sono le aziende interconnesse al software, ma i pazienti. Il rischio quindi non sono dati personali o finanziari, ma la vita delle persone.
La US Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha avvertito di una vulnerabilità critica riscontrata nei sistemi di apparecchiature cardiache dell’azienda Medtronic.
La vulnerabilità in questione è il CVE-2023-31222 (CVSS: 9.8) che colpisce una software prodotto dalla Paceart Optima che gira su server Windows delle organizzazioni sanitarie. Paceart Optima viene utilizzato per archiviare e recuperare dati dai dispositivi medici in esecuzione nel corpo dei pazienti.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La vulnerabilità consente agli hacker di rubare, eliminare o modificare i dati, nonché di penetrare nella rete di un’organizzazione medica. Inoltre, utilizzando questo bug del software, un utente malintenzionato può eseguire da remoto del codice. Si tratta di una Remote Code Execution, RCE, sul dispositivo e condurre attacchi DoS (Denial of Service, DoS).
Medtronic ha confermato una vulnerabilità nella funzione di messaggistica di Paceart Optima che non è abilitata per impostazione predefinita.
Il produttore dell’apparecchiatura ha esortato le strutture mediche a contattare il supporto tecnico di Medtronic Paceart per installare l’aggiornamento e correggere la vulnerabilità. Il difetto interessa tutte le versioni dell’applicazione 1.11 e precedenti, ma finora non sono stati registrati casi di sfruttamento.

Gli esperti del settore hanno sottolineato che Medtronic Paceart Optima raccoglie dati critici dai device dei pazienti. Qualsiasi interferenza potrebbe compromettere seriamente le operazioni ospedaliere e i device interconnessi. Poiché la vulnerabilità consente l’esecuzione di codice remoto sul sistema Optima, un utente malintenzionato potrebbe trovare modi per interferire con la manutenzione generale del dispositivo e i relativi flussi di lavoro in ospedale.
Si noti che la vulnerabilità è molto facile da sfruttare. Tale vulnerabilità può essere utile per quei gruppi di estorsioni che di solito prendono di mira ospedali e organizzazioni sanitarie.
Lo scenario più probabile sarebbe che un gruppo ransomware sfrutti la vulnerabilità per crittografare la rete dopo aver rubato i dati dei pazienti. Il mondo nel suo insieme ha visto un aumento significativo dell’uso dei dispositivi IoT. La maggior parte di essi in ambito clinico operano senza password complesse. Questo aumenta notevolmente il rischio che i dispositivi vengano compromessi per un riscatto.
E’ anche importante ringraziare i ricercatori di sicurezza per non aver verificato la possibilità di compromettere i device biomedicali a valle (ad esempio i pecemaker). In tal caso, ad esempio un dos, avrebbe messo a rischio la vita dei pazienti e non dei semplici dati personali.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.
Redazione
La scena è sempre quella: monitor accesi, dashboard piene di alert, log che scorrono troppo in fretta, un cliente in ansia dall’altra parte della call. Ti siedi, ti guardi intorno e ti rendi conto ...

Un noto broker di accesso iniziale (IAB) denominato “Storm-0249“, ha modificato le proprie strategie operative, utilizzando campagne di phishing ma anche attacchi altamente mirati, i quali sfrutta...

È stato rilasciato uno strumento che consente il monitoraggio discreto dell’attività degli utenti di WhatsApp e Signal utilizzando solo un numero di telefono. Il meccanismo di monitoraggio copre o...

Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...