Infrangere i Legami: La Germania Potrebbe Eliminare i Componenti Cinesi dal 5G Germania versus ZTE e Huawei
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
Banner Mobile
Infrangere i Legami: La Germania Potrebbe Eliminare i Componenti Cinesi dal 5G

Infrangere i Legami: La Germania Potrebbe Eliminare i Componenti Cinesi dal 5G

14 Giugno 2024 10:55

La Germania valuta l’eliminazione dei componenti cinesi critici dalla sua rete 5G. Un portavoce dell’Interno del governo ha confermato che l’infrastruttura tedesca della telefonia mobile è in fase di revisione. Se questa iniziativa avrà successo, gli operatori tedeschi dovranno eliminare i componenti Huawei e ZTE dalla propria rete.

Le sanzioni e timori di spionaggio

Le aziende cinesi Huawei e ZTE sono ancora una volta sotto i riflettori. In un certo senso, non hanno smesso di esserlo da quando, nel 2010, il governo degli Stati Uniti ha iniziato a indagare su una, la ZTE, sospettata di mantenere accordi commerciali con l’Iran e la Corea del Nord. I prodotti di questa azienda contenevano componenti di origine americana, e avviò l’amministrazione di Donald Trump nel marzo 2017 a imporre una sanzione esemplare di ben 1,2 miliardi di dollari.

L’odissea di ZTE e Huawei era appena iniziata perché nel febbraio 2018, il governo degli Stati Uniti ha accusato queste due società, sostenendo che i loro prodotti non erano sicuri per il pubblico americano. I suoi possibili legami con il governo cinese avevano messo in allarme non solo gli Stati Uniti, ma anche Europa e Australia.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Il resto è storia, le sanzioni degli Stati Uniti e di alcuni dei suoi alleati continuano a intensificarsi, e ora è la più grande potenza economica europea che si prepara ad attaccare Huawei e ZTE.

Un riassetto dell’installato

La Germania prevede di eliminare i componenti cinesi dalla sua infrastruttura 5G nel 2026, e questo è molto serio. Il governo tedesco sta valutando la possibilità di eliminare dalla sua rete 5G entro il 2026 i componenti critici di origine cinese. Molti di essi sono stati prodotti da Huawei e ZTE, il che pone queste due aziende cinesi nuovamente al centro dell’attenzione.

La proposta di blocco è un’iniziativa del Ministero dell’Interno, che adduce motivi di sicurezza nazionale per diffidare dei componenti cinesi installati nelle sue apparecchiature di telecomunicazione di ultima generazione.

Per il momento i Ministeri degli Esteri e dell’Economia hanno aderito alla proposta del Viminale. Curiosamente non lo ha fatto il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture digitali. Secondo Bloomberg, quest’ultima istituzione ha affermato che l’industria tedesca è contraria all’approvazione della misura proposta dal Ministero degli Interni a causa del profondo impatto che avrebbe sulle sue attività.

Solo una proposta

Tuttavia, un portavoce del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali assicura che l’organizzazione di cui fa parte non sta bloccando questa iniziativa.

Al momento il governo tedesco non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale a sostegno delle misure che sembra stia adottando. Anche i ministeri degli Esteri e dell’Economia non hanno ufficializzato nulla e Huawei e ZTE per il momento non hanno rilasciato commenti.

Un portavoce del Ministero degli Interni ha tuttavia confermato che l’infrastruttura tedesca della telefonia mobile è in fase di revisione, confermando la credibilità delle informazioni pubblicate da Bloomberg.

Se questa iniziativa avrà finalmente successo, ed è ragionevole prevederlo, le società di telecomunicazioni tedesche dovranno eliminare tutti i componenti prodotti da ZTE e Huawei dalle loro reti telefoniche entro il primo gennaio 2026.

Il futuro

Tuttavia questo non è tutto, presumibilmente dovranno anche ridurre al minimo la loro dipendenza strutturale da componenti di origine cinese prima del 2029. Nell’attuale situazione di tensione tra Cina, Stati Uniti ed Europa, non sarebbe strano che altri paesi europei seguissero le orme della Germania, e probabilmente non tarderemo a verificarlo.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • germania
  • huawei
  • telefonia
  • zte
Immagine del sito
Ricardo Nardini

Specialista elettronico in telecomunicazioni, si dedicò all'informatica dal 1987. Prestò servizio per Ericsson, Harris e Nokia. Negli anni novanta ha lavorato per clienti come Agusta, Siai Marchetti, e per Euratom (JRC) Ispra. Negli anni 2000 era IT di secondo livello presso Vodafone. Lavorò per otto anni su sistemi AS400 presso Intesasanpaolo. Attualmente è un IT System Specialist, e si occupa anche esternamente di problematiche inerenti il perimetro della sicurezza informatica e la cybersecurity.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Navigare nel Dark Web: distinzioni concettuali e il paradosso dell’anonimato
Di Paolo Galdieri - 19/12/2025

Dopo aver approfondito i delicati equilibri che vincolano gli operatori di Cyber Threat Intelligence(CTI) tra il GDPR e il rischio di Ricettazione, è fondamentale rivolgere l’attenzione a chiunque,...

Immagine del sito
La prima CVE del codice Rust nel kernel Linux è già un bug critico
Di Redazione RHC - 19/12/2025

Il mondo della tecnologia è un vero e proprio campo di battaglia, dove i geni del coding sfidano ogni giorno i malintenzionati a colpi di exploit e patch di sicurezza. Ecco perché la recente scopert...

Immagine del sito
Ink Dragon alza l’asticella in Europa: ShadowPad su IIS, FinalDraft su Graph API
Di Sandro Sana - 19/12/2025

Questa notizia ci arriva dal feed News & Research di Recorded Future (Insikt Group): Check Point Research ha documentato una nuova ondata di attività attribuita al threat actor China-linked Ink D...

Immagine del sito
Sottovalutare la sicurezza informatica Oggi. Parliamo di “tanto chi vuoi che mi attacca?”
Di Gaia Russo - 18/12/2025

La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

Immagine del sito
RCE in HPE OneView: 10 su 10! Aggiornamenti urgenti per il Cloud e i Data Center
Di Redazione RHC - 18/12/2025

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...