
Questo accade dove la privacy è importante per le persone, ma non per le aziende.
Questo accade dove le persone si organizzano e vogliono migliorare le cose con forza. Ma in America non è la prima volta. Ricordiamoci della colossale Class Action di Equifax dopo il databreach del 2017, dove l’azienda fu costretta a sborsare 700 milioni di dollari.
Ma oggi, se fossi una delle quasi 77 milioni di persone colpite dalla violazione di T-Mobile dell’anno scorso, potresti avere qualche soldo in arrivo.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La società ha appena annunciato i termini di un accordo in una class action, e non è economico: 350 milioni di dollari da dividere tra clienti (e avvocati), più 150 milioni di dollari da implementare “per la sicurezza dei dati e la relativa tecnologia”.
Questa è una lezione per tutte le aziende: se sostieni la tua sicurezza informatica, on devi spendere 150 milioni di dollari per implementarla!
Tutto questo a seguito di un attacco informatico alla fine del 2020, quando sono state compromesse informazioni appartenenti a circa 76,6 milioni di persone. All’inizio del 2021, gli hacker hanno messo in vendita su Internet la base clienti di T-Mobile.
I criminali informatici hanno riferito di aver violato i server dell’operatore, incluso il server Oracle contenente i dati dei clienti.
Uno di loro ha spiegato di essere rimasto sbalordito dal terribile livello di sicurezza dell’azienda. È stato possibile hackerare la rete interna dell’azienda utilizzando gli strumenti pentest disponibili.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha diramato un’allerta critica includendo tre nuove vulnerabilità nel suo catalogo delle minacce informatiche sfruttate (KEV), evidenziand...

Quando si parla di sicurezza informatica, è normale pensare a un gioco costante tra chi attacca e chi difende. E in questo gioco, le vulnerabilità zero-day sono il jackpot per gli hacker criminali. ...

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...