
Gli sviluppatori di Google hanno annunciato che a dicembre 2021 la funzione di ripristino automatico delle autorizzazioni verrà trasferita da Android 11 alle versioni precedenti del sistema operativo mobile (fino ad Android 6).
La funzione verrà gradualmente implementata su tutti i dispositivi con servizi Google Play con Android 6.0 (API 23) e versioni successive.
Questa funzionalità è apparsa lo scorso autunno e il suo significato è molto semplice: i permessi per le applicazioni che l’utente non ha aperto o utilizzato per diversi mesi vengono automaticamente revocati.
Le eccezioni sono le applicazioni di amministrazione dei dispositivi e le applicazioni aziendali, i cui diritti fanno parte della politica aziendale generale.
Se la funzione è attiva, il sistema operativo avviserà l’utente che ha perso le autorizzazioni per una particolare applicazione.
In questo modo, Google cerca di proteggere la privacy degli utenti, impedendo che applicazioni consolidate, che l’utente stesso potrebbe aver dimenticato da tempo, raccolgano costantemente dati su una persona e sul suo comportamento.
Il processo di implementazione dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2022. È possibile abilitare o disabilitare il ripristino automatico delle autorizzazioni per determinate applicazioni nelle impostazioni del sistema operativo.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…

L’analisi che segue esamina il vettore di attacco relativo alla CVE-2025-47761, una vulnerabilità individuata nel driver kernel Fortips_74.sys utilizzato da FortiClient VPN per Windows. Il cuore della problematica risiede in una IOCTL mal gestita che…

Una vulnerabilità critica è stata individuata in MongoDB, tra le piattaforme di database NoSQL più utilizzate a livello globale. Questa falla di sicurezza, monitorata con il codice CVE-2025-14847, permette agli aggressori di estrarre dati sensibili…

Il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha accusato cinque importanti produttori di televisori di aver raccolto illegalmente dati degli utenti utilizzando la tecnologia di riconoscimento automatico dei contenuti (ACR) per registrare ciò che i…

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (AGCM) ha imposto una sanzione significativa ad Apple. La sanzione ammonta a 98,6 milioni di euro, ovvero circa 115 milioni di dollari. ed è relativa a al…