Redazione RHC : 10 Settembre 2024 18:52
Siamo di fronte ad un nuovo e sofisticato side channel attack. L’attacco RAMBO (Radiation of Air-gapped Memory Bus for Offense), presentato da ricercatori israeliani, sfrutta l’emissione elettromagnetica prodotta dalla memoria RAM per rubare dati da computer isolati fisicamente (air-gapped).
Attraverso un malware, i ricercatori hanno manipolano l’accesso alla memoria per generare segnali elettromagnetici rilevabili con dispositivi di ricezione SDR (Software Defined Radio). Anche se la velocità di trasmissione è relativamente bassa (fino a 1000 bit al secondo), è sufficiente per sottrarre informazioni sensibili come password o chiavi crittografiche. Questo attacco rappresenta una minaccia crescente soprattutto per sistemi ad alta sicurezza.
La RAM è stata a lungo considerata una parte non attaccabile direttamente nei sistemi informatici, ma la scoperta del team israeliano dimostra che la memoria volatile può essere utilizzata come vettore di attacco attraverso radiazioni elettromagnetiche. La particolarità di RAMBO è che riesce a superare le misure di sicurezza di isolamento fisico, sfruttando una vulnerabilità fisica nei sistemi di memoria che in precedenza non era stata considerata.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
L’attacco non necessita di connessione diretta al computer preso di mira, ma solo della presenza di un ricevitore nelle vicinanze. Questi segnali elettromagnetici possono essere generati appositamente con modelli di accesso alla memoria RAM ben studiati, manipolati dal malware installato sul computer vittima.
La trasmissione dei dati è unidirezionale, quindi i criminali riescono a leggere i dati sensibili senza inviare alcun segnale che potrebbe compromettere il loro attacco.
Una delle sfide principali per i difensori di sistemi sensibili come quelli militari o finanziari è che i tradizionali metodi di sicurezza come firewall e software anti-malware non sono efficaci contro attacchi basati su radiazioni elettromagnetiche, in quanto non c’è interazione diretta con la rete o i sistemi di protezione. Anche se la velocità di trasmissione dei dati di RAMBO è bassa, questo attacco può essere eseguito nel tempo, permettendo ai criminali di raccogliere informazioni critiche.
Per prevenire attacchi come RAMBO, gli esperti di sicurezza consigliano l’adozione di misure fisiche come schermature elettromagnetiche, in particolare per le macchine ad alta criticità. L’implementazione di gabbie di Faraday intorno ai dispositivi potrebbe essere una soluzione efficace, poiché queste barriere bloccano i segnali elettromagnetici in uscita, impedendo la trasmissione non autorizzata dei dati.
RAMBO si inserisce in una crescente serie di attacchi volti a compromettere la sicurezza di sistemi air-gap, tradizionalmente considerati tra i più sicuri. A differenza di altri attacchi, RAMBO non richiede la compromissione di connessioni cablate o wireless convenzionali, rendendolo un vettore d’attacco estremamente subdolo e potenzialmente devastante per ambienti altamente protetti.
In sintesi, l’attacco RAMBO rappresenta una nuova e insidiosa minaccia che sfrutta le radiazioni elettromagnetiche della RAM per estrarre dati critici da sistemi isolati. La difesa contro tali attacchi richiede l’adozione di misure innovative e fisiche, oltre alla consueta protezione software, per garantire la sicurezza dei dati in ambienti sensibili.
Per maggiori dettagli sull’attacco RAMBO, puoi consultare l’articolo completo qui.
Cisco ha reso note due vulnerabilità critiche che interessano i propri firewall Secure Firewall Adaptive Security Appliance (ASA) e Secure Firewall Threat Defense (FTD), oltre ad altri prodotti di re...
Il ricercatore Nicholas Zubrisky di Trend Research ha segnalato una vulnerabilità critica nel componente ksmbd del kernel Linux che consente ad aggressori remoti di eseguire codice arbitrario con i m...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la polizia britannica hanno incriminato Talha Jubair, 19 anni, residente nell’East London, che gli investigatori ritengono essere un membro chiave di...
Una vulnerabilità zero-day, monitorata con il CVE-2025-20352, è stata resa pubblica da Cisco nei suoi diffusissimi software IOS e IOS XE; tale vulnerabilità risulta essere sfruttata attivamente. L�...
Gli sviluppatori di Kali Linux hanno rilasciato una nuova release, la 2025.3, che amplia le funzionalità della distribuzione e aggiunge dieci nuovi strumenti di penetration testing. L’aggiornamento...