Redazione RHC : 19 Gennaio 2022 11:45
Subito dopo Natale, avevamo riportato di un attacco informatico subito dalla Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) di Lecco, lunedì 27 dicembre scorso. Ma da quello che riporta il giornale Il giorno di Lecco, sembrerebbe che le cose a distanza di 20 giorni dall’incidente, non stiano andando affatto bene.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Infatti, il sistema sanitario provinciale sembra che sia ancora in blocco, o meglio stia combattendo con i postumi dell’attacco informatico avvenuto dopo Natale. I sistemi per la trasmissione delle immagini delle lastre effettuate in Radiologia al San Leopoldo Mandic di Merate e la stampa dei relativi referti risultano ancora “offline”, anche per la comunicazione del responso dei tamponi a cui vengono sottoposti tutti i pazienti da ricoverare.
Tutto questo sembra sia iniziato quando in data 13 di gennaio (lunedì scorso), i tecnici in un intervento programmato, hanno iniziato il riavvio dei server. In tale intervento di manutenzione della durata di circa un’ora, qualcosa non è andato nel verso giusto, in quanto si è verificato un blackout, come conseguenza dell’attacco informatico iniziale.
“Lunedì abbiamo avuto problemi per lavori sulla rete che hanno ritardato la refertazione dei tamponi sebbene ci siamo quasi rimessi in pari. Ci sono stati inoltre problemi sui dispositivi della Radiologia dell’ospedale di Merate”.
Ha fatto sapere la ASST.
A farne le spese sono stati come sempre i pazienti, soprattutto quelli che erano al Pronto Soccorso del San Leololdo Mandic, in quanto il sistema non permetteva di formulare e ottenere diagnosi attendibili, sia per quanto riguarda le radiografie sia per quanto riguarda i tamponi.
Nel mentre la Polizia Postale sta acquisendo informazioni per individuare i colpevoli e non si esclude la possibilità di un “insider” che abbia inserito all’interno della rete un malware con un supporto removibile.
Dalle notizie che circolano in rete (anche se non ancora confermate da RHC), sembra che siano già in vendita nel Dark Web dei documenti sensili sia dei dipendenti che dei pazienti dell’ospedale, in modo del tutto simile a quanto è accaduto per la ULSS6 di Padova.
Negli ultimi giorni, NS Power, una delle principali aziende elettriche canadesi, ha confermato di essere stata vittima di un attacco informatico e ha pubblicato degli update all’interno della H...
1° Maggio, un giorno per onorare chi lavora, chi lotta per farlo in modo dignitoso e chi, troppo spesso, perde la vita mentre svolge la propria mansione. Nel 2025, l’Italia continua a pian...
Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...
Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...
Le backdoor come sappiamo sono ovunque e qualora presenti possono essere utilizzate sia da chi le ha richieste ma anche a vantaggio di chi le ha scoperte e questo potrebbe essere un caso emblematico s...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006