Redazione RHC : 20 Febbraio 2023 07:42
Di recente, il gruppo di hacker SiegedSec ha annunciato su Telegram di aver sottratto dati alla società australiana Atlassian. I rappresentanti di Atlassian hanno già confermato che i dati pubblicati dagli hacker sono autentici.
Tuttavia, la società ha sottolineato che la perdita si è verificata da un fornitore di terze parti e che la rete di Atlassian e le informazioni sui clienti sono protette in modo sicuro.
“Questi registri dei dipendenti contengono indirizzi e-mail, numeri di telefono, nomi e altro”, hanno scritto i membri della cybergang SiegedSec.
Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato
Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Poco dopo il rilascio di questa dichiarazione, i ricercatori di Check Point hanno dichiarato a Bleeping Computer di aver analizzato i dati che contengono planimetrie degli uffici di Atlassian a Sydney e San Francisco, oltre a un file JSON con informazioni sui dipendenti.
“Sulla base dell’analisi iniziale, riteniamo che il gruppo non abbia violato Atlassian direttamente, ma tramite un fornitore di terze parti, envoy.com”, hanno affermato gli analisti.
Ben presto, gli stessi rappresentanti di Atlassian hanno confermato ai giornalisti della pubblicazione che questa fuga di notizie era correlata all’hacking di un fornitore di terze parti, Envoy, i cui servizi l’azienda utilizza per le esigenze dell’ufficio.
“Il 15 febbraio 2023, ci siamo resi conto che i dati di Envoy, un’applicazione di terze parti che Atlassian utilizza per coordinare le risorse dell’ufficio, sono stati compromessi e resi pubblici. I dati dei prodotti e dei clienti di Atlassian non sono accessibili tramite l’app Envoy e pertanto non sono interessati”, ha spiegato Atlassian.
È interessante notare che, in risposta a ciò, Envoy ha dichiarato di non sapere nulla di alcun hack. Secondo loro, la fuga di notizie era dovuta al fatto che le credenziali di uno dei dipendenti di Atlassian erano state rubate e questo ha permesso agli aggressori di accedere ai dati nell’app Envoy.
Nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Polizia Postale ha portato a termine i...
L’11 luglio, ora locale, è stato rivelato che Google DeepMind aveva “reclutato” con successo il team principale della startup di intelligenza artificiale Windsurf. Non molto ...
A cura del Cyber Defence Center Maticmind (Andrea Mariucci, Riccardo Michetti, Federico Savastano, Ada Spinelli) Il threat actor SCATTERED SPIDER, UNC9344 fa la sua comparsa nel 2022, con due attacchi...
In seguito alla conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina gli hacktivisti del gruppo russofono di NoName(057)16 hanno avviato una nuova campagna di attacchi DDoS con obiettivo diversi target...
Questa mattina, gli hacker di NoName057(16) hanno sferrato attacchi DDoS contro diversi obiettivi italiani. Name057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a m...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006