Attacco "Codefinger": cybercriminali bloccano i bucket S3 di Amazon con la crittografia avanzata
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Fortinet 970x120px
Banner Ransomfeed 320x100 1
Attacco “Codefinger”: cybercriminali bloccano i bucket S3 di Amazon con la crittografia avanzata

Attacco “Codefinger”: cybercriminali bloccano i bucket S3 di Amazon con la crittografia avanzata

Luca Galuppi : 14 Gennaio 2025 07:16

Negli ultimi tempi, un nuovo fronte di attacchi informatici sta seminando il panico tra le organizzazioni che utilizzano Amazon Web Services (AWS). Un gruppo di hacker, soprannominato “Codefinger” dai ricercatori di Halcyon, ha iniziato a sfruttare gli strumenti di crittografia nativi di AWS per bloccare l’accesso ai dati conservati nei bucket S3, chiedendo poi un riscatto per ripristinarli.

Il modus operandi: quando la crittografia diventa un’arma a doppio taglio

L’attacco si basa sull’utilizzo della crittografia lato server con chiavi fornite dal cliente (SSE-C), una funzionalità di AWS progettata per garantire la massima sicurezza. Tuttavia, i “Codefinger” hanno trasformato questa servizio in uno strumento di imposizione:

  1. Furto delle credenziali: Gli hacker sottraggono le credenziali degli account AWS delle vittime.
  2. Crittografia malevola: Utilizzando SSE-C, bloccano i dati con chiavi crittografiche inaccessibili alle vittime.
  3. Riscatto: Per riottenere le chiavi di decrittazione, le vittime devono pagare un riscatto.

La pressione sulle vittime viene intensificata con minacce di eliminazione dei file entro sette giorni e istruzioni dettagliate su come pagare il riscatto.

Un nuovo livello di complessità nel ransomware


RHC0002 CTIP Corso Dark Web Cyber Threat Intelligence

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Halcyon ha osservato due attacchi di questo tipo dall’inizio di dicembre, entrambi rivolti a sviluppatori software che utilizzano servizi nativi AWS. L’uso di SSE-C rappresenta una svolta nelle tattiche dei ransomware:

  • Nessuna via d’uscita: Senza le chiavi di decrittazione fornite dai criminali, il recupero dei dati è impossibile.
  • Sfruttamento delle funzionalità native: L’uso di strumenti AWS garantisce una crittografia sicura e non aggirabile, rendendo l’attacco estremamente efficace.

Implicazioni per la sicurezza cloud

Gli esperti avvertono che questa tecnica potrebbe diventare rapidamente popolare tra altri attori malevoli, espandendo ulteriormente il panorama delle minacce nel cloud. Da anni, i bucket S3 rappresentano un obiettivo comune per i cybercriminali, spesso a causa di configurazioni errate che li rendono accessibili a chiunque su internet. Ora, con questa nuova strategia, le organizzazioni affrontano un ulteriore rischio che combina furto di credenziali, crittografia avanzata e ricatto.

Come proteggersi?

AWS ha risposto rapidamente al problema, sottolineando alcune misure di sicurezza fondamentali:

  • Proteggere le credenziali: Non conservare mai le credenziali in file di configurazione o nel codice sorgente.
  • Monitoraggio attivo: Attivare strumenti di monitoraggio per individuare accessi sospetti e anomalie.
  • Backup regolari: Implementare backup sicuri e frequenti per ridurre il rischio di perdita definitiva dei dati.
  • Controlli di accesso: Limitare rigorosamente i permessi agli utenti e ai servizi.

Conclusione

La tattica dei ‘Codefinger’ segna una preoccupante evoluzione nel panorama del ransomware. L’uso di strumenti legittimi come Bitlocker di Microsoft o, come in questo caso, le funzionalità di crittografia di AWS, evidenzia quanto sofisticate e insidiose siano diventate le strategie degli attori malevoli. Le organizzazioni non possono più permettersi di ignorare queste minacce: è essenziale adottare misure preventive, formare i propri team e collaborare attivamente con i fornitori di servizi cloud per proteggere i propri dati da attacchi sempre più mirati e sofisticati.

  • AWS
  • bucket
  • crittografia
  • CTI
  • cybercrime
  • ranosmware
  • sicurezza informatica
Immagine del sitoLuca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Rilasciata FreeBSD 15.0: ecco le novità e i miglioramenti della nuova versione
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Immagine del sito
React2Shell: due ore tra la pubblicazione dell’exploit e lo sfruttamento attivo
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Immagine del sito
Cloudflare dichiara guerra a Google e alle AI. 416 miliardi di richieste di bot bloccate
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Immagine del sito
React2Shell = Log4shell: 87.000 server in Italia a rischio compromissione
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Immagine del sito
Cloudflare di nuovo in down: disservizi su Dashboard, API e ora anche sui Workers
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...