Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Attacco spray password: Cisco mette in guardia contro la botnet Brutus!

Redazione RHC : 30 Marzo 2024 20:26

Cisco ha pubblicato una serie di linee guida e messo in guardia i clienti sugli attacchi di spraying password che prendono di mira i servizi RAVPN (Remote Access VPN) configurati sui dispositivi Cisco Secure Firewall. A quanto pare, questa attività è associata alla botnet Brutus.

Cisco afferma che gli attacchi sembrano prendere di mira altri servizi VPN e fanno parte degli sforzi di intelligence da parte di aggressori sconosciuti.

Negli attacchi password spraying, gli hacker tentano di inserire la stessa password in più account nel tentativo di accedere a un sistema. Le linee guida Cisco elencano gli indicatori di compromissione (IoC) per questa attività che possono aiutarti a rilevare e bloccare gli attacchi. Ciò include, ad esempio, l’impossibilità di stabilire una connessione VPN utilizzando Cisco Secure Client (AnyConnect) quando è abilitata la posizione del firewall (HostScan).

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Un altro segno di attività dannosa è un numero insolitamente elevato di richieste di autenticazione registrate nei log di sistema. Altri consigli Cisco per la protezione da questi attacchi includono:

  • abilitare la registrazione su un server syslog remoto per migliorare l’analisi e tenere traccia delle relazioni tra gli incidenti;
  • utilizzare TCP shun per bloccare manualmente indirizzi IP dannosi;
  • impostare un ACL per filtrare gli indirizzi IP pubblici non autorizzati quando si avviano sessioni VPN;
  • utilizzare l’autenticazione basata su certificato per RAVPN, che è un metodo più sicuro rispetto alle normali credenziali.

Lo specialista in sicurezza informatica Aaron Martin ritiene che questa attività e gli avvisi di Cisco siano molto probabilmente collegati a una nuova botnet, che il ricercatore ha chiamato Brutus.

Oggi Martin ha pubblicato un rapporto su Brutus, in cui descrive i metodi di attacco che lui e il suo collega Chris Grube hanno osservato dal 15 marzo 2024. Il rapporto rileva che la botnet attualmente utilizza circa 20.000 indirizzi IP in tutto il mondo, coprendo infrastrutture che vanno dai servizi cloud agli indirizzi IP residenziali.

Inizialmente gli attacchi botnet erano mirati alle soluzioni SSLVPN di Fortinet, Palo Alto, SonicWall e Cisco, ma ora si sono diffusi anche alle applicazioni web che utilizzano Active Directory per l’autenticazione.

Brutus è noto per cambiare gli indirizzi IP ogni sei tentativi per evitare il rilevamento e il blocco e utilizza anche nomi utente molto specifici che non si trovano nei dump di dati disponibili pubblicamente.

L’uso di nomi utente insoliti porta i ricercatori a ipotizzare che questi dati potrebbero essere stati ottenuti attraverso una sorta di vulnerabilità zero-day o attraverso una violazione dei dati di cui nessuno è ancora a conoscenza.

Non è chiaro chi ci sia dietro questi attacchi, ma Martin ha notato che un paio di indirizzi IP rilevati sono associati al gruppo di hacking di lingua russa APT29 (aka Midnight Blizzard, Nobelium e Cozy Bear).

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

GhostSec: Azienda Italiana Commissiona Attacco Informatico Al Governo Macedone

GhostSec, noto collettivo di hacktivisti, ha recentemente rivelato dettagli su un’operazione controversa che coinvolge un’azienda italiana e obiettivi governativi macedoni. In un’...

Un Database AT&T da 3GB viene Venduto nel Dark Web: 73 Milioni di Record a Rischio

Negli ultimi giorni, su due noti forum underground specializzati nella compravendita di dati trafugati e metodi fraudolenti, sono comparsi dei post separati (ma identici nel contenuto), riguardanti un...

Non fidarti del codice prodotto dalle AI! Un bug Giurassico del 2010 infetta anche GPT-4

E se le intelligenze artificiali producessero del codice vulnerabile oppure utilizzassero librerie e costrutti contenenti bug vecchi mai sanati? Si tratta di allucinazione o apprendimento errato? Una ...

Ancora attacchi alle infrastrutture Italiane. NoName057(16) sferra nuovi attacchi DDoS

Anche questa mattina, gli hacker di NoName057(16) procedono a sferrare attacchi DDoS contro diversi obiettivi italiani. Nell’ultimo periodo, Telegram ha intensificato la sua azione co...

Pornhub, Redtube e YouPorn si ritirano dalla Francia per colpa della legge sulla verifica dell’età

Secondo diverse indiscrezioni, il proprietario di Pornhub, Redtube e YouPorn ha intenzione di interrompere il servizio agli utenti francesi già mercoledì pomeriggio per protestare contro le ...