Redazione RHC : 30 Gennaio 2025 16:05
Wallarm ha pubblicato il rapporto API ThreatStats 2025, che rileva un aumento senza precedenti degli attacchi alle API (application programming interface) causati dall’implementazione attiva dell’intelligenza artificiale. Secondo lo studio, le API sono diventate una delle principali superfici di attacco e le vulnerabilità legate all’intelligenza artificiale sono aumentate del 1.205% rispetto allo scorso anno. Quasi tutte queste vulnerabilità influenzano direttamente l’API.
Secondo Ivan Novikov, CEO di Wallarm, le vulnerabilità delle API non sono più solo un problema tecnico, ma rappresentano una seria minaccia per le aziende. La maggior parte dei moderni sistemi di intelligenza artificiale utilizza API per comunicare con le applicazioni, ma l’89% delle API non dispone di meccanismi di autenticazione avanzati e il 57% è disponibile pubblicamente. Solo l’11% dispone di una sicurezza sufficiente, lasciando la stragrande maggioranza degli endpoint vulnerabili agli attacchi.
Gli esperti di Wallarm hanno registrato 439 vulnerabilità legate all’intelligenza artificiale, ovvero il 1220% in più rispetto all’anno precedente. Quasi tutti sono legati all’API e includono attacchi di injection, errori di configurazione e vulnerabilità nella gestione della memoria. Per la prima volta nella classifica delle minacce Wallarm è apparso un nuovo tipo di attacco: corruzione e overflow della memoria, associati a un’elaborazione errata della memoria, che può portare a perdite di dati, arresti anomali ed esecuzione di codici arbitrari.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Nel giro di un anno, la quota di attacchi API nel catalogo KEV di CISA è aumentata del 30% e, per la prima volta nella storia, hanno superato la metà di tutte le vulnerabilità sfruttate, superando le categorie di attacco tradizionali come le vulnerabilità del browser, del kernel e della supply chain.
Wallarm ha identificato tre tendenze chiave nelle minacce API:
La conclusione principale del rapporto: la sicurezza dell’intelligenza artificiale è inseparabile dalla sicurezza delle API. Con la crescita dell’integrazione dell’intelligenza artificiale, le aziende devono implementare controlli API proattivi per non rischiare non solo la violazione dei dati, ma anche la perdita di fiducia dei clienti.
Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...
Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...
Le backdoor come sappiamo sono ovunque e qualora presenti possono essere utilizzate sia da chi le ha richieste ma anche a vantaggio di chi le ha scoperte e questo potrebbe essere un caso emblematico s...
Il 25 febbraio 2025 WindTre ha rilevato un accesso non autorizzato ai sistemi informatici utilizzati dai propri rivenditori. L’intrusione, riconosciuta come un’azione malevola, è st...
Ancora non sono chiari i motivi che hanno causato un grave Blackout in Spagna e Portogallo nelle ultime ore. Vaste aree sono rimaste senza energia elettrica, scatenando un’ondata di speculazion...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006