
Redazione RHC : 24 Settembre 2025 17:14
Una vulnerabilità critica nel programma di installazione della CLI di Salesforce (sf-x64.exe) consente agli aggressori di ottenere l’esecuzione di codice arbitrario, l’escalation dei privilegi e l’accesso a livello di SYSTEM sui sistemi Windows.
La vulnerabilità sfrutta il modo in cui il programma di installazione risolve i percorsi dei file durante l’installazione. Salesforce ha rilasciato la versione 2.106.6, che risolve il problema codificando in modo rigido i percorsi assoluti dei file e convalidando le firme digitali prima di caricare gli eseguibili supplementari.
Quando sf-x64.exe viene eseguito, carica diversi file eseguibili e DLL ausiliari dalla directory di lavoro corrente prima di tornare alla directory contenente il programma di installazione.
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Un aggressore che inserisce un eseguibile contraffatto con lo stesso nome di un componente legittimo (ad esempio, sf-autoupdate.exe o sf-config.dll) nella stessa cartella può far sì che il programma di installazione carichi ed esegua il codice dell’aggressore.
Identificato come CVE-2025-9844, il difetto deriva dalla gestione impropria dei percorsi dei file eseguibili da parte del programma di installazione, consentendo l’esecuzione di file dannosi al posto di binari legittimi quando il software viene ottenuto da fonti non attendibili.
Poiché il programma di installazione viene eseguito con privilegi elevati per impostazione predefinita, scrivendo chiavi di registro in HKLM e creando servizi in LocalSystem, il codice iniettato eredita privilegi a livello SYSTEM, consentendo il controllo completo della macchina host.
All’esecuzione, il programma di installazione carica il rogue sf-autoupdate.exe, che aumenta i privilegi creando un servizio reverse shell nell’account LocalSystem. L’aggressore utilizza quindi la shell per eseguire comandi sul sistema operativo. Tutte le versioni di Salesforce-CLI precedenti alla 2.106.6 sono interessate da questa vulnerabilità di dirottamento del percorso.
È importante sottolineare che sono a rischio solo gli utenti che installano la CLI da mirror non attendibili o repository di terze parti; le installazioni scaricate direttamente tramite il sito ufficiale di Salesforce utilizzano un programma di installazione firmato che impone rigorosi controlli di risoluzione del percorso e di integrità.
Per porre rimedio al problema, gli utenti interessati devono disinstallare immediatamente qualsiasi versione della CLI ottenuta da fonti non verificate ed eseguire una scansione completa del sistema alla ricerca di eseguibili sconosciuti o servizi sospetti.
Si consiglia agli amministratori di imporre l’installazione solo da endpoint attendibili e di abilitare i criteri di Microsoft Defender Application Control (MDAC) per limitare l’esecuzione di file binari non autorizzati nelle directory di installazione. Inoltre, il monitoraggio continuo dei registri degli eventi di sistema è necessario per rilevar l’esecuzione di programmi di installazione in percorsi non standard.
Redazione
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