Redazione RHC : 30 Dicembre 2024 09:52
Il gruppo pro-russo NoName057(16) ha ripreso a colpire le infrastrutture italiane con una serie di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), intensificando le loro attività dopo due round di offensive iniziati il giorno di Santo Stefano.
Questo collettivo di hacktivisti è noto per condurre campagne coordinate contro enti governativi e aziende di paesi considerati ostili alla Russia, utilizzando tecniche di attacco ormai consolidate ma ancora efficaci.
NoName057(16) è un gruppo di hacktivisti che opera principalmente per motivazioni politiche. Con una chiara affiliazione alla causa russa, il collettivo si è fatto conoscere per attacchi DDoS rivolti a infrastrutture strategiche e siti istituzionali di diversi paesi europei, spesso in risposta a posizioni filo-ucraine o a supporto di sanzioni contro la Russia.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Il gruppo agisce tramite canali Telegram dedicati, dove rivendica le proprie operazioni e incoraggia il coinvolgimento di sostenitori, anche attraverso l’uso di strumenti che facilitano la partecipazione agli attacchi.
Gli attacchi DDoS sono una delle tecniche più antiche nel panorama delle minacce informatiche.
La loro finalità è saturare i server target con un volume enorme di richieste di accesso, fino a provocarne il collasso. Durante un attacco, i servizi diventano inaccessibili, causando disagi agli utenti. Tuttavia, una volta terminata l’offensiva, i sistemi tornano rapidamente alla piena operatività senza danni permanenti né perdita di dati, poiché i DDoS non comportano esfiltrazione o compromissione delle informazioni.
Nonostante la semplicità di questa tecnica, la sua efficacia è amplificata dalla possibilità di orchestrare attacchi massivi tramite reti di botnet, utilizzando dispositivi compromessi per amplificare il volume di traffico generato.
Oggi, esistono tecnologie avanzate in grado di mitigare gli effetti degli attacchi DDoS, filtrando il traffico anomalo su diversi livelli della pila OSI. Questi strumenti analizzano i flussi di dati in tempo reale, identificano le richieste malevole e garantiscono il normale funzionamento dei servizi critici.
Tra le soluzioni più efficaci figurano:
Gli attacchi DDoS, sebbene tecnologicamente datati, rimangono una minaccia concreta, soprattutto quando orchestrati da gruppi organizzati come NoName057(16). Tuttavia, l’evoluzione delle tecnologie di difesa offre strumenti sempre più efficaci per mitigare questi rischi, garantendo la continuità operativa anche durante offensive massicce.
Mentre il gruppo continua a prendere di mira infrastrutture italiane, questo episodio è un chiaro monito per rafforzare le misure di difesa e prevenzione a livello nazionale, così da garantire la resilienza delle infrastrutture critiche di fronte a minacce sempre più frequenti.
Il mondo dei supercomputer è entrato nell’era dell’exascale computing. La classifica TOP500 di giugno per il 2025 ha registrato tre sistemi americani ai vertici, un debutto clamoroso dall’Europ...
Il team di Darklab, la community di esperti di threat intelligence di Red Hot Cyber, ha individuato un annuncio sul marketplace del dark web “Tor Amazon”, l’analogo criminale del celebre e-comme...
Microsoft ha ufficialmente reso pubblico il codice sorgente della sua prima versione di BASIC per il processore MOS 6502, che per decenni è esistito solo sotto forma di fughe di notizie, copie da mus...
Dopo una lunga pausa estiva, nella giornata di ieri il CERT-AgID ha pubblicato un nuovo avviso su una nuova campagna MintsLoader, la prima dopo quella registrata lo scorso giugno. Rispetto alle preced...
Un avanzato sistema di backdoor associato al noto gruppo di cyber spionaggio russo APT28 permette ai malintenzionati di scaricare dati, caricare file e impartire comandi su pc infettati. Questo sistem...