Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Enterprise BusinessLog 970x120 1
TM RedHotCyber 320x100 042514
Carta di identità elettronica: come mai un sito essenziale nel tessuto digitale del paese va giù per un incendio di un tombino?

Carta di identità elettronica: come mai un sito essenziale nel tessuto digitale del paese va giù per un incendio di un tombino?

Chiara Nardini : 31 Maggio 2023 08:07

Come abbiamo riportato qualche giorno fa, il sito della Carta di identità elettronica ha avuto un disservizio in data 24/05/2023. Dopo l’inizio del disservizio, sempre in data 24 maggio, i Vigili del fuoco hanno riportato con un Tweet, che erano andati in fiamme alcuni tombini nei pressi della stazione tiburtina che interessavano dei “cavi elettrici interrati”.

#Roma, fumo e fiamme fuori da alcuni tombini su via Tiburtina, a pochi passi dalla stazione ferroviaria: un #incendio sta interessando dei cavi elettrici interrati. Due squadre di #vigilidelfuoco al lavoro dalle 12, operazioni di spegnimento in corso [#24maggio 16:00]

Rhc Conference Sponsor Program 2

Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!
Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference
Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. 
Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. 
Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Il giorno dopo, in data 25 maggio, il sito continuava a rimanere offline quando alle 11:32 il gruppo di hacker filorussi NoName057(16), pubblica un post dove riporta che il sito in questione era stato attaccato da un attacco di distributed denial of a service.

Passano poche ore quando un comunicato stampa viene diramato dal Ministero dell’interno che riporta che il disservizio del sistema era dovuto a problemi di connettività internet, dovuti ad un incendio divampato “nei pressi della stazione Tiburtina, che ha coinvolto cavi della fibra ottica”.

I servizi della Carta di identità elettronica sono momentaneamente indisponibili esclusivamente per un problema tecnico nella fornitura della connettività internet, causato dall'incendio divampato nella giornata di ieri nei pressi della Stazione Tiburtina, che ha coinvolto cavi della fibra ottica. 

Sono in corso le attività tecniche per ripristinare al più presto il funzionamento del sistema.

Oggi 30 maggio 2023, gli hacker filorussi riportano che il primo rapporto dei vigili del fuoco parlava di cavi elettrici danneggiati e non fibre ottiche.

Pertanto nel suo loro modo consueto di “trollare” l’Italia, lasciano un margine di inventario a tutto questo, acquisendosi il merito del disservizio.

La storia del fantomatico "incendio" a cui viene attribuita la colpa della rovina del cassonetto italiano responsabile dell'emissione dei certificati elettronici continua a prendere piede!

Abbiamo già scritto che gli incapaci informatici del settore pubblico italiano non hanno trovato di meglio che spiegare la rovina del loro sito di merda con un incendio di scoregge nelle fogne(!)🤦‍♂️

Tutta la propaganda locale è già impegnata a sbiancare l'immagine della pensione italiana. Inoltre, il rapporto ufficiale sull'"incendio" dice che sono stati danneggiati cavi elettrici (non fibre ottiche!). Ma ai russofobi dalla mente debole non importa😂

Né tutti questi "esperti" prestano attenzione al fatto che abbiamo messo giù il sito di e-certificazione 100500😉 volte
 
E comunque, pensiamo che il fuoco sia o photoshoppato o appiccato dal nostro vecchio amico Baldoni insieme al procuratore romano che sta indagando contro di noi per coprire i suoi tacchi e la sua totale inettitudine! 😈

Abbiamo già parlato in uno scorso articolo del concetto di Business Impact Analysis e di Disaster recovery, riportando “Come mai non riusciamo ad implementare mitigazioni semplici come una CDN o delle opportune regole su un web server capaci di bloccare questi attacchi DDoS? Come mai non conosciamo ancora il concetto di Business Impact Analysis?

Alle volte viene da pensare che ci preoccupiamo ad implementare misure “ossessive” in ambito cyber, come ad esempio la differenziazione dei prodotti. Corretto, occorre farla, ma spesso le infrastrutture vanno giù per dei banali requisiti di mancata ridondanza, cosa che poi li facciamo passare da dei “black swan” che di “Black swan” non hanno nemmeno una piuma.

Quindi a parte cavi elettrici e fibre ottiche, a parte hacker filorussi o disservizio, la cosa sulla quale a nostro avviso è importante riflettere, è: come mai un sito così importante all’interno del tessuto digitale del paese va giù per un semplice incendio di un tombino?

Su questo tutti dovremmo avere delle risposte.

Immagine del sitoChiara Nardini
Esperta di Cyber Threat intelligence e di cybersecurity awareness, blogger per passione e ricercatrice di sicurezza informatica. Crede che si possa combattere il cybercrime solo conoscendo le minacce informatiche attraverso una costante attività di "lesson learned" e di divulgazione. Analista di punta per quello che concerne gli incidenti di sicurezza informatica del comparto Italia.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
New York fa causa a Facebook, Instagram, TikTok e YouTube per crisi di salute mentale tra i giovani
Di Redazione RHC - 09/11/2025

La città di New York ha intentato una causa mercoledì contro un gruppo di piattaforme di social media di spicco, come TikTok, YouTube, Instagram e Facebook, con l’accusa di aver contribuito a scat...

Immagine del sito
Il nuovo obiettivo di Microsoft per l’intelligenza artificiale? La medicina!
Di Redazione RHC - 08/11/2025

Il colosso della tecnologia ha annunciato la creazione di un nuovo team di sviluppo per un’intelligenza artificiale “sovrumana” che supererà in accuratezza gli esperti umani nelle diagnosi medi...

Immagine del sito
La password più usata nel 2025? E’ ancora “123456”! L’umanità non impara mai
Di Redazione RHC - 08/11/2025

Nel 2025, gli utenti fanno ancora molto affidamento sulle password di base per proteggere i propri account. Uno studio di Comparitech, basato sull’analisi di oltre 2 miliardi di password reali trape...

Immagine del sito
Tesla vuole dare a Musk 1000 miliardi di dollari per un piano da fantascienza. Più del PIL della Svizzera!
Di Redazione RHC - 07/11/2025

Numerosi apprezzamenti stanno arrivando per Elon Musk, che continua a guidare con destrezza le molteplici attività del suo impero, tra cui Tesla, SpaceX, xAI e Starlink, mantenendo salda la sua posiz...

Immagine del sito
Doppio Gioco: i dipendenti di un’azienda che “risolveva” gli attacchi ransomware li lanciavano loro stessi
Di Redazione RHC - 07/11/2025

Tre ex dipendenti di DigitalMint, che hanno indagato sugli incidenti ransomware e negoziato con i gruppi di ransomware, sono accusati di aver hackerato le reti di cinque aziende americane. Secondo il ...