Redazione RHC : 2 Dicembre 2023 09:51
Gli esperti di sicurezza avvertono che il gruppo ransomware LockBit utilizza gli exploit pubblicamente disponibili della vulnerabilità Citrix Bleed (CVE-2023-4966) per attaccare grandi organizzazioni, rubare dati e crittografare file. Gli sviluppatori di Citrix hanno rilasciato una patch per il CVE-2023-4966 più di un mese fa, ma su Internet si possono ancora trovare migliaia di dispositivi vulnerabili a questo problema.
Il noto specialista in sicurezza informatica Kevin Beaumont ha studiato i recenti attacchi alla Banca industriale e commerciale cinese (ICBC), DP World e Boeing ed è giunto alla conclusione che le organizzazioni colpite hanno qualcosa in comune: server Citrix accessibili via Internet, vulnerabili di fronte al problema Citrix Bleed, che, secondo lui, viene utilizzato attivamente dal gruppo di hacker LockBit.
Le conclusioni di Beaumont sono confermate dal Wall Street Journal, che ha ottenuto un’e-mail dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti recentemente inviata ad alcuni fornitori di servizi finanziari. Il documento menziona LockBit come responsabile dell’attacco informatico alla ICBC e che l’hacking è stato effettuato sfruttando la vulnerabilità Citrix Bleed.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"?
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti?
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Poiché LockBit è il più grande Ransomware-as-a-Service (RaaS), attira molti partner che hanno libero sfogo nell’infiltrarsi nelle reti delle vittime. Molto probabilmente dietro gli attacchi menzionati non si celano gli stessi creatori del malware, bensì uno dei partner che utilizza una nuova vulnerabilità a scopo di hacking.
Secondo i giornalisti, i server vulnerabili spesso appartengono a grandi organizzazioni e imprese di infrastrutture critiche in questi e in molti altri paesi del mondo.
Sasha Levin, sviluppatore di kernel Linux di lunga data, che lavora presso NVIDIA e in precedenza presso Google e Microsoft, ha proposto di aggiungere alla documentazione del kernel regole formali per...
Google sta trasformando il suo motore di ricerca in una vetrina per l’intelligenza artificiale, e questo potrebbe significare un disastro per l’intera economia digitale. Secondo un nuovo...
Il panorama delle minacce non dorme mai, ma stavolta si è svegliato con il botto. Il 18 luglio 2025, l’azienda di sicurezza Eye Security ha lanciato un allarme che ha subito trovato eco ne...
Nel corso di un’operazione internazionale coordinata, denominata “Operation Checkmate”, le forze dell’ordine hanno sferrato un duro colpo al gruppo ransomware BlackSuit (qu...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha segnalato lo smantellamento di quattro piattaforme darknet utilizzate per la distribuzione di materiale pedopornografico. Contemporaneamente, un dicio...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006