
Gli esperti di sicurezza avvertono che il gruppo ransomware LockBit utilizza gli exploit pubblicamente disponibili della vulnerabilità Citrix Bleed (CVE-2023-4966) per attaccare grandi organizzazioni, rubare dati e crittografare file. Gli sviluppatori di Citrix hanno rilasciato una patch per il CVE-2023-4966 più di un mese fa, ma su Internet si possono ancora trovare migliaia di dispositivi vulnerabili a questo problema.
Il noto specialista in sicurezza informatica Kevin Beaumont ha studiato i recenti attacchi alla Banca industriale e commerciale cinese (ICBC), DP World e Boeing ed è giunto alla conclusione che le organizzazioni colpite hanno qualcosa in comune: server Citrix accessibili via Internet, vulnerabili di fronte al problema Citrix Bleed, che, secondo lui, viene utilizzato attivamente dal gruppo di hacker LockBit.
Le conclusioni di Beaumont sono confermate dal Wall Street Journal, che ha ottenuto un’e-mail dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti recentemente inviata ad alcuni fornitori di servizi finanziari. Il documento menziona LockBit come responsabile dell’attacco informatico alla ICBC e che l’hacking è stato effettuato sfruttando la vulnerabilità Citrix Bleed.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Poiché LockBit è il più grande Ransomware-as-a-Service (RaaS), attira molti partner che hanno libero sfogo nell’infiltrarsi nelle reti delle vittime. Molto probabilmente dietro gli attacchi menzionati non si celano gli stessi creatori del malware, bensì uno dei partner che utilizza una nuova vulnerabilità a scopo di hacking.
Secondo i giornalisti, i server vulnerabili spesso appartengono a grandi organizzazioni e imprese di infrastrutture critiche in questi e in molti altri paesi del mondo.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeAll’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…
Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…
Innovazioneprima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…
CybercrimeC’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…
CybercrimeUna campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…