Comune di Gorizia: sito online ma dove sono le informazioni?
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
UtiliaCS 970x120
Enterprise BusinessLog 320x200 1
Comune di Gorizia: sito online ma dove sono le informazioni?

Comune di Gorizia: sito online ma dove sono le informazioni?

15 Settembre 2022 10:14

Autore: Stefano Gazzella

Il sito del Comune di Gorizia è tornato online sebbene con funzioni limitate, fra cui – con chiara evidenza – si fa notare l’assenza di alcuna comunicazione destinata agli interessati coinvolti dalla violazione dei dati personali nonostante il tempo trascorso. Tutto ciò che si può apprendere a riguardo è un comunicato a firma del sindaco che dà notizia della riattivazione dei servizi fondamentali e il graduale ripristino del sito.

Stavolta non si può proprio dire che sia una scena da film, purtroppo. Anzi, è un fatto che non è possibile ignorare nel momento in cui si è inteso ripristinare un canale di comunicazione che avrebbe ben potuto consentire di rendere a tutti gli interessati la possibilità di accesso alle informazioni essenziali prescritte dall’art. 34 GDPR.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Non è possibile reperire alcun punto di contatto presso cui ottenere maggiori informazioni. Addirittura, nella sezione “Privacy e note legali” del sito l’informativa (il cui agg. è del 14 dicembre 2022) sono riportati dei campi XXXXXXXXXXXXXX da compilare sia per il titolare del trattamento che per il responsabile della protezione dei dati. Chi vuol fare ironia potrebbe vederla come una singolare modalità di applicazione di una cifratura delle informazioni. Un cittadino, invece, oltre che accogliere l’invito ad essere paziente nell’attesa di aggiornamenti e confidare nella limitazione del proprio disagio nell’accesso ai servizi, potrebbe ben ritenere di essere in una situazione che desta non poche preoccupazioni.

Un interessato, infatti, non ha avuto modo di ricevere aggiornamenti che gli possano consentire di valutare la gravità del data breach occorso e di conseguenza la propria esposizione a dei rischi. Non aver comunicato quali dati personali sono stati oggetto di esfiltrazione e che adesso sono non soltanto a disposizione dei cybercriminali ma destinati ad essere anche di imminente pubblicazione comporta una situazione di sostanziale inconsapevolezza per gli interessati coinvolti dalla violazione. Non essere stati portati a conoscenza delle probabili conseguenze del data breach impedisce infatti l’adozione in autonomia di alcune misure di protezione e dunque espone a rischi e pericoli consistenti quali ad esempio phishing, furti di identità, compromissione di credenziali o password.

Allo stesso modo, l’assenza di informazioni circa le misure di mitigazione adottate e di cui si propone l’adozione non consente di comprendere quali azioni e cautele può essere possibile impiegare per contenere gli effetti negativi della violazione di sicurezza.

Il cittadino si può dire piuttosto preoccupato nel contemplare due scenari. Uno a valle, per quanto rilevato circa le conseguenze di un assordante silenzio circa le informazioni da fornire agli interessati. Un altro a monte, nel timore che l’assenza di comunicazione derivi dall’aver valutato la violazione come non “suscettibile di presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche” (art. 34.1 GDPR).

Si confida in un aggiornamento che possa fugare ogni dubbio e preoccupazione.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • Post in evidenza
Immagine del sito
Stefano Gazzella

Privacy Officer e Data Protection Officer, è Of Counsel per Area Legale. Si occupa di protezione dei dati personali e, per la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Responsabile del comitato scientifico di Assoinfluencer, coordina le attività di ricerca, pubblicazione e divulgazione. Giornalista pubblicista, scrive su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Sottovalutare la sicurezza informatica Oggi. Parliamo di “tanto chi vuoi che mi attacca?”
Di Gaia Russo - 18/12/2025

La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

Immagine del sito
RCE in HPE OneView: 10 su 10! Aggiornamenti urgenti per il Cloud e i Data Center
Di Redazione RHC - 18/12/2025

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...

Immagine del sito
Allerta critica CISA! Tre nuovi bug sfruttati attivamente: Cisco, SonicWall e ASUS nel mirino
Di Redazione RHC - 18/12/2025

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha diramato un’allerta critica includendo tre nuove vulnerabilità nel suo catalogo delle minacce informatiche sfruttate (KEV), evidenziand...

Immagine del sito
Backdoor invisibile nei Cisco Secure Email: quando la patch non basta più
Di Redazione RHC - 18/12/2025

Quando si parla di sicurezza informatica, è normale pensare a un gioco costante tra chi attacca e chi difende. E in questo gioco, le vulnerabilità zero-day sono il jackpot per gli hacker criminali. ...

Immagine del sito
Linee Rosse e Limiti Etici nell’OSINT: Quando la Ricerca Oltrepassa il Confine della Legalità
Di Alexandro Irace - 17/12/2025

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...