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Cosa sono gli 0day e quali i peggiori cyber-attack che li hanno utilizzati.

Redazione RHC : 17 Settembre 2021 08:35

Gli attacchi zero-day, sono tra le minacce più impegnative per i team dei SOC (Security Operation Center), che devono affrontare regolarmente. Queste minacce “mai viste prima” possono sorprendere le organizzazioni anche se protette dai tradizionali sistemi di protezione perimetrale, proprio perché sono sconosciuti come vettore, exploit e impatto generato.

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La buona notizia è che i progressi nell’intelligenza artificiale senza supervisione stanno iniziando a dare qualche frutto per poter mitigare un attacco zero-day. In questo breve articolo, scopriremo cosa è uno zeroday e quali sono stati i peggiori attacchi della storia conosciuti.

Cosa sono gli attacchi zero-day?

Il NIST (National Institute of Standards and Technology) definisce un attacco zero-day, un attacco che “sfrutta una vulnerabilità hardware, firmware o software precedentemente sconosciuta”.

Con il termine “zero-day”, ci si riferisce al fatto che dopo che gli analisti sono venuti a conoscenza di un nuovo bug/exploit, hanno “zero giorni” per risolverlo. Infatti, non sono pochi gli attacchi effettuati dai criminali informatici che sfruttando questo genere di bug, molto prima che vengano scoperti e il mercato di alto valore del crimine informatico, questo modello lo conosce bene.

Cominciamo a prendere familiarità con i termini che vengono citati a riguardo, e sono:

  • Vulnerabilità Zero-Day sono dei bug software scoperti dai ricercatori informatici o dai threat actors;
  • Exploit Zero-Day è un software creato per poter sfruttare il bug precedentemente scoperto, permettendo di eseguire attacchi;
  • Attacchi Zero-Day sono violazioni che sfruttano gli exploit zeroday per violare le reti o sabotare una organizzazione e rubare dati.

Alcuni attacchi zero-day creano così tanto caos e costano alle organizzazioni così tanti soldi da dominare le notizie sui giornali.

Ciò è particolarmente vero quando un attacco zero-day coinvolge dati sensibili. Ecco alcuni esempi di violazioni che hanno coinvolto questo modello di violazione.

Yahoo (agosto 2013)

Sebbene siano passati otto anni dall’attacco a Yahoo, questo incidente zero-day rimane uno dei più famosi ed importanti della storia delle violazioni. Un gruppo di criminal hacker ha avuto accesso a più di 3 miliardi di account, informazioni che la società ha rivelato però successivamente, nel 2016.

L’attacco è arrivato durante un accordo tra Yahoo e Verizon, la quale era nel mezzo dell’acquisto di Yahoo quando è arrivata la notizia. Yahoo è stata costretta a ridurre il prezzo, riconoscendo la gravità della violazione.

Alibaba (novembre 2019)

1,1 miliardi di utenti sono stati colpiti quando uno sviluppatore ha estratto i dati dei clienti dal sito web cinese di vendita al dettaglio di Alibaba Taobao. L’hacker ha effettuato l’attacco, completamente inosservato, per otto mesi, utilizzando un crawler per raccogliere le informazioni.

Marriott International (settembre 2018)

Più di 500 milioni di ospiti della famosa catena di hotel che avevano registrato un account con la consociata Starwood di Marriott, hanno subito la violazione dei loro dati sensibili in un attacco zero-day.

Già nel 2014 i malintenzionati avevano violato il database di prenotazione degli ospiti di Starwood, copiando dati inclusi nomi degli ospiti, indirizzi, numero di telefono, indirizzo e-mail, numeri di passaporto, date di nascita, sesso, informazioni di arrivo e partenza, date di prenotazione e preferenze di comunicazione.

Gli hacker sono stati anche in grado di accedere a numeri di carte di pagamento crittografati e date di scadenza.

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La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

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