Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Cresce il Desiderio di limitare l’Interazione con la Tecnologia. La DeDigitalization si avvicina

Redazione RHC : 26 Ottobre 2024 22:22

Sullo sfondo dei rapidi cambiamenti nel mondo digitale, sempre più persone iniziano a riconsiderare il proprio atteggiamento nei confronti degli smartphone, preferendo telefoni semplici, spesso chiamati “telefoni stupidi”. Anche se il nome sembra sprezzante, questi dispositivi sono tutt’altro che semplici: ci riportano alle origini, svolgendo solo le funzioni di base per le quali i telefoni sono stati originariamente progettati: effettuare chiamate e inviare messaggi.

Ne avevamo parlato quattro anni fa con un articolo visionario di Massimiliano Brolli dal titolo Dedigitalization (ritorno dal digitale)” che abbiamo iniziato a vedere negli ultimi 2 anni. Con il crescente numero di utenti che aspirano a tale minimalismo, cresce l’interesse per questi dispositivi, soprattutto tra i giovani, stanchi del flusso costante di informazioni e dell’ansia associata all’uso attivo degli smartphone.

Numerosi studi indicano un aumento dei problemi mentali tra la generazione Z, che avverte tutte le conseguenze negative della permanenza costante nello spazio digitale. Ciò è in parte dovuto al fatto che oggi gli smartphone svolgono molti più compiti di quelli per cui sono stati progettati: sono diventati dispositivi universali per la comunicazione, l’intrattenimento, lo shopping, il lavoro e persino per ottenere informazioni a volte inquietanti o scioccanti.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

I social media peggiorano le cose offrendo contenuti curati tramite algoritmi che spesso includono non solo notizie ma anche eventi che evocano una risposta emotiva, dalle tragedie ai fallimenti personali degli altri. A poco a poco nasce la sensazione che la vita sia costantemente “in bella vista” e che i confini tra privato e pubblico siano sfumati. In questo contesto, tra molti utenti cresce il desiderio di limitare la propria interazione con la tecnologia e tornare a un formato di comunicazione più semplice.

Il rifiuto degli smartphone multifunzionali è una sorta di protesta contro la “pressione digitale”. Attualmente i giovani prestano attivamente attenzione a dispositivi come Light Phone, che utilizza la tecnologia della carta elettronica e ricorda il minimalismo degli e-reader, o i vecchi modelli di telefoni con pulsanti, che stanno tornando di moda. L’idea principale è quella di smettere di essere “dipendenti” dal costante afflusso di informazioni e tornare a un uso più calmo e consapevole della tecnologia.

L’interesse per l’abbandono degli smartphone può essere paragonato al movimento per tornare alla vita reale. Molte persone si chiedono: e se la maggior parte del nostro tempo fosse trascorso non nella realtà virtuale, ma nel mondo reale? Dopotutto, lo schermo può essere utilizzato non per sostituire la vita reale, ma per facilitare la comunicazione al suo interno.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Dentro la mente di LockBit: profilazione criminologica di un gruppo ransomware “aziendale”

Nel mondo del cybercrime moderno, dove le frontiere tra criminalità e imprenditoria si fanno sempre più sfumate, il gruppo ransomware LockBit rappresenta un caso di studio affascinante. Atti...

Più le AI diventano come noi, più soffriranno di Social Engineering? Il caso di Copilot che preoccupa

Microsoft 365 Copilot è uno strumento di intelligenza artificiale integrato in applicazioni Office come Word, Excel, Outlook, PowerPoint e Teams. I ricercatori hanno recentemente scoperto che lo ...

CVE-2025-32710: La falla zero-click nei servizi RDP che può causare la totale compromissione del tuo server

Una vulnerabilità di sicurezza critica nei Servizi Desktop remoto di Windows, monitorata con il codice CVE-2025-32710, consente ad aggressori non autorizzati di eseguire codice arbitrario in...

RHC Intervista GhostSec: l’hacktivismo tra le ombre del terrorismo e del conflitto cibernetico

Ghost Security, noto anche come GhostSec, è un gruppo hacktivista emerso nel contesto della guerra cibernetica contro l’estremismo islamico. Le sue prime azioni risalgono alla fase success...

Arriva PathWiper! Il nuovo malware che devasta le infrastrutture critiche in Ucraina

Gli analisti di Cisco Talos hanno segnalato che le infrastrutture critiche in Ucraina sono state attaccate da un nuovo malware che distrugge i dati chiamato PathWiper. I ricercatori scrivono...