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CVE-2025-32710: La falla zero-click nei servizi RDP che può causare la totale compromissione del tuo server

Redazione RHC : 12 Giugno 2025 17:48

Una vulnerabilità di sicurezza critica nei Servizi Desktop remoto di Windows, monitorata con il codice CVE-2025-32710, consente ad aggressori non autorizzati di eseguire codice arbitrario in remoto senza autenticazione. La falla deriva da una condizione di tipo use-after-free combinata con una race condition nel servizio Gateway Desktop remoto, consentendo agli aggressori di ottenere il controllo completo sui sistemi vulnerabili tramite lo sfruttamento basato sulla rete.

Il CVE-2025-32710 rappresenta una sofisticata vulnerabilità di danneggiamento della memoria classificata in due categorie Common Weakness Enumeration (CWE): CWE-416 (Use After Free) e CWE-362 (Esecuzione simultanea mediante risorse condivise con sincronizzazione non corretta). Rilasciata il 10 giugno 2025, questa vulnerabilità colpisce più versioni di Windows Server e ha un punteggio CVSS di 8,1, che indica un’elevata gravità con potenziale di compromissione significativa del sistema. 

Microsoft ha identificato diverse versioni di Windows Server vulnerabili alla vulnerabilità CVE-2025-32710, che spaziano dai sistemi legacy alle versioni attuali.  Le piattaforme interessate includono Windows Server 2008 (sia sistemi a 32 bit che x64 con Service Pack 2), Windows Server 2008 R2, Windows Server 2012, Windows Server 2012 R2, Windows Server 2016, Windows Server 2019, Windows Server 2022 e l’ultima versione di Windows Server 2025.

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La stringa del vettore CVSS della vulnerabilità CVSS:3.1/AV:N/AC:H/PR:N/UI:N/S:U/C:H/I:H/A:H/E:U/RL:O/RC:C indica un vettore di attacco basato sulla rete che richiede elevata complessità ma nessun privilegio o interazione da parte dell’utente. Il meccanismo di sfruttamento tecnico prevede che un aggressore si colleghi a un sistema che esegue il ruolo Gateway Desktop remoto e inneschi una condizione di competizione che crea uno scenario di tipo use-after-free

Questa corruzione della memoria consente all’aggressore di manipolare le regioni di memoria liberate, portando potenzialmente all’esecuzione di codice arbitrario con privilegi a livello di sistema. 

La valutazione dell’impatto rivela la massima severità in tutti e tre gli ambiti di sicurezza: riservatezza, integrità e disponibilità sono tutti classificati come “Elevati”. La complessità dell’attacco alla vulnerabilità è considerata elevata perché per sfruttarla con successo è necessario superare una race condition, il che la rende una sfida impegnativa ma non impossibile per gli autori di minacce determinati.

Ciò significa che uno sfruttamento riuscito potrebbe compromettere l’intero sistema, con accesso non autorizzato a dati sensibili, modifica delle configurazioni del sistema e potenziali condizioni di negazione del servizio che potrebbero compromettere le operazioni aziendali. Ai ricercatori di sicurezza SmallerDragon e ʌ!ɔ⊥ojv del Kunlun Lab viene attribuito il merito di aver scoperto e divulgato responsabilmente questa vulnerabilità attraverso processi di divulgazione coordinati. 

Redazione
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