Redazione RHC : 24 Ottobre 2023 07:21
Questa la filosofia che ha ispirato bitCorp, innovativa realtà del panorama hi-tech nazionale, a sviluppare una soluzione ibrida (hardware e software) totalmente plug & play per il mercato delle micro e PMI.
Sempre più spesso infatti sono proprio le aziende di questo segmento produttivo a venire prese di mira dai criminali informatici.
Sono i cosiddetti attacchi alla “supply chain”, cioè alla filiera di fornitori medio e medio-piccoli che gravitano nell’orbita di grandi gruppi. Gruppi con i quali questi fornitori comunicano costantemente attraverso piattaforme messe a disposizione dai grandi player e che rappresentano una sorte di “testa di ponte” per gli attaccanti.
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Molto più facile infatti attaccare un piccolo fornitore, piuttosto che direttamente il gigante.
Una volta all’interno del fornitore, poi, diventa agevole per l’attaccante e muoversi dall’interno verso il grande player: per esfiltrare dati; per infettare la sua rete con dei malware; per bloccarne i sistemi e quindi richiedere un riscatto.
Proprio per questo motivo (e forse in parte anche perché costretti dall’imminente entrata in vigore della direttiva europea NIS2), i grossi gruppi nazionali hanno iniziato a stringere i cordoni dell’accesso ai propri albi fornitori: solo rispettando requisiti specifici in tema di sicurezza informatica, i piccoli fornitori potranno continuare a lavorare con le grandi aziende.
Fornitori che però si trovano spesso a non avere alcuna competenza di cybersecurity. Al limite, qualche responsabile IT, già sufficientemente oberato di lavoro per potere avere il tempo di dedicarsi full time anche a tematiche così specifiche come la sicurezza informatica.
Ecco quindi che bitCorp, dopo avere sviluppato un proprio Extended Detection Response (XDR) destinato al segmento Large Enterprise, ha recentemente introdotto sul mercato una versione destinata proprio all’anello più debole della catena, le micro e PMI (mPMI) appunto.
Chiamato “ZADIG Smart” (come il sistema padre, “ZADIG XDR”, in onore del primo investigatore dell’età moderna, lo Zadig di Voltaire), la versione per mPMI si rivolge proprio a realtà prive di qualunque competenza di cybersecurity fornendo uno strumento facile, economico e veloce da installare, in grado di fornire una serie enorme di funzioni (circa quaranta), capaci di elevare sensibilmente il livello di sicurezza di qualunque impresa produttiva.
Dal firewall agli antiransomware proprietari; dalla Demilitarized Zone (DMZ) al Cloud Identity; dall’Intrusion Detection System (anch’esso proprietario), alla Local Area Network (LAN); insomma, le funzionalità di ZADIG Smart si adattano ad ogni possibile scenario.
Anche a quelli delle Large Corporate, in quanto il sistema “periferico” ZADIG Smart acquisisce automaticamente ciò che il fratello maggiore, ZADIG XDR, apprende grazie ai propri algoritmi di Intelligenza Artificiale, riversandoli periodicamente sui sistemi di ZADIG Smart. Un apprendimento continuo che consente a questi gateway di rappresentare dei veri e propri sistemi di “detection and monitoring” con funzionalità appannaggio esclusivo (fino a poco tempo fa) di sistemi ben più costosi e strutturati.
Un sistema, quello di ZADIG Smart, capace quindi di formare una “network”, o una struttura periferica (composta ad esempio dagli uffici locali di una grande Company) che però fa capo a un sistema centrale, ZADIG XDR, installato, ad esempio, nella sede centrale di un’azienda.
Una risposta finalmente “Made in Italy” a un segmento di mercato che ospita il 94% delle aziende italiane, circa 4 milioni di micro e PMI, che ormai sempre più spesso si trovano in prima linea rispetto agli attacchi cyber e dalla cui integrità, quasi sempre, dipendono interessi che prescindono dalle loro (piccole) dimensioni.
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