Digital Services Act: La Nuova Regolamentazione Europea sulla Moderazione dei Contenuti Online
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
Banner Ancharia Mobile 1
Digital Services Act: La Nuova Regolamentazione Europea sulla Moderazione dei Contenuti Online

Digital Services Act: La Nuova Regolamentazione Europea sulla Moderazione dei Contenuti Online

Aniello Giugliano : 21 Febbraio 2025 08:08

Il Digital Services Act (DSA) è una delle normative più ambiziose mai adottate dall’Unione Europea per regolamentare le piattaforme digitali. Il suo obiettivo principale è garantire un ambiente online più sicuro e trasparente, bilanciando la libertà di espressione con la responsabilità delle piattaforme e la protezione degli utenti. Questo regolamento introduce nuovi obblighi per le aziende digitali, ridefinendo il modo in cui i contenuti vengono moderati e gestiti.

Cos’è il Digital Services Act?

Approvato nel 2022 ed entrato in vigore il 17 febbraio 2024, il provvedimento stabilisce regole chiare per le piattaforme online, obbligandole a contrastare la disinformazione, migliorare la trasparenza degli algoritmi e rendere più efficace la moderazione dei contenuti.

Si applica a tutti i servizi digitali, ma introduce requisiti più stringenti per le Very Large Online Platforms (VLOPs) e i Very Large Online Search Engines (VLOSEs), come Google, Facebook, Amazon e TikTok.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Un principio fondamentale della normativa europea è che ciò che è illegale offline deve esserlo anche online, con l’obbligo per le piattaforme di intervenire per rimuovere i contenuti illeciti e proteggere gli utenti.

Obblighi di Rimozione dei Contenuti Illegali

Uno degli aspetti chiave di questa legge riguarda la gestione dei contenuti illeciti. Le piattaforme devono:

  • Implementare sistemi di segnalazione chiari e trasparenti per la rimozione tempestiva dei materiali non conformi.
  • Collaborare con Trusted Flaggers, enti certificati con competenze specifiche nella segnalazione di attività illecite.
  • Garantire agli utenti strumenti di ricorso per contestare eventuali rimozioni ingiustificate.

Contenuti Illegali e Trusted Flaggers

Il regolamento non introduce una lista specifica di contenuti vietati, ma fa riferimento alle normative nazionali ed europee già in vigore. Tra le categorie interessate rientrano:

  • Violazioni del copyright;
  • Discorso d’odio e incitamento alla violenza;
  • Materiale pedopornografico;
  • Contenuti terroristici;
  • Vendita di prodotti e servizi illegali.

Per migliorare l’efficacia delle segnalazioni, la normativa introduce la figura dei Trusted Flaggers. Questi enti devono dimostrare competenze specifiche nel rilevamento di contenuti illeciti, essere indipendenti dalle piattaforme e operare in modo obiettivo. I Coordinatori dei Servizi Digitali degli Stati membri certificheranno e monitoreranno le attività di questi segnalatori.

Trasparenza sugli Algoritmi

La nuova regolamentazione europea impone obblighi di trasparenza per le piattaforme, imponendo loro di spiegare chiaramente come funzionano gli algoritmi di raccomandazione e offrendo agli utenti alternative per personalizzare i contenuti visualizzati. In particolare:

  • Le piattaforme devono chiarire perché certi contenuti vengono mostrati nei feed.
  • Gli utenti devono poter disattivare la personalizzazione algoritmica.
  • Verranno pubblicati report periodici per valutare l’impatto degli algoritmi sulla diffusione delle informazioni.

Sanzioni per le Piattaforme Non Conformi

Le aziende che non rispettano il regolamento rischiano sanzioni fino al 6% del loro fatturato annuo globale, come previsto dall’articolo 52 del DSA.. La Commissione Europea ha il potere di condurre indagini, richiedere report dettagliati e imporre misure correttive in caso di violazioni.

Per evitare una moderazione eccessiva dei contenuti, la normativa introduce:

  • Un sistema di ricorso per gli utenti, che potranno contestare la rimozione dei propri contenuti.
  • Organi indipendenti di supervisione, per garantire imparzialità nelle decisioni di moderazione.
  • Regole più chiare per le piattaforme, evitando decisioni arbitrarie.

Quali Servizi Digitali Sono Coperti?

La regolamentazione europea si applica a una vasta gamma di servizi digitali, tra cui:

  • Fornitori di accesso a Internet e infrastrutture di rete (VPN, VoIP, registrar di domini);
  • Servizi di hosting, come cloud storage (Dropbox, AWS) e web hosting;
  • Piattaforme online, tra cui social network, app store, marketplace digitali e servizi di condivisione di contenuti (Facebook, YouTube, TikTok, Google Play, Apple App Store);
  • Motori di ricerca, soggetti a obblighi specifici se rientrano tra i Very Large Online Search Engines (VLOSEs).

Meccanismi di Ricorso per gli Utenti

Gli utenti che ritengono ingiusta una decisione di moderazione possono contestarla attraverso diversi canali:

  • Reclamo interno: Le piattaforme devono offrire un sistema gratuito e facilmente accessibile per contestare la rimozione di contenuti, valido per almeno sei mesi.
  • Organismi indipendenti di risoluzione delle controversie: Se il reclamo interno non porta a una soluzione soddisfacente, gli utenti possono rivolgersi a enti certificati dallo Stato membro di riferimento.
  • Ricorso ai tribunali nazionali: È sempre possibile portare la questione in tribunale, senza dover prima passare attraverso i meccanismi di reclamo interno.

Le piattaforme sono obbligate a garantire che i reclami vengano gestiti in modo tempestivo, equo e trasparente, evitando decisioni arbitrarie.

Chi Vigila sul Rispetto della Normativa?

La supervisione è affidata alla Commissione Europea e agli Stati membri:

  • La Commissione Europea controlla le piattaforme più grandi (VLOPs e VLOSEs) e gestisce le violazioni più gravi.
  • Gli Stati membri devono designare un Coordinatore dei Servizi Digitali (Digital Services Coordinator) per monitorare le piattaforme nel proprio territorio.
  • Le aziende digitali devono sottoporsi a revisioni indipendenti per garantire la conformità al regolamento.

Conclusione: Un Nuovo Equilibrio tra Sicurezza e Libertà

Questa regolamentazione rappresenta una svolta nella gestione di Internet da parte dell’Unione Europea. L’obiettivo è rendere il web più sicuro, senza limitare eccessivamente la libertà di espressione. Tuttavia, resta da vedere come le piattaforme applicheranno queste nuove regole nella pratica. Il Digital Services Act potrebbe diventare un modello globale, ispirando anche paesi extra-UE come il Regno Unito e gli Stati Uniti, che stanno valutando normative simili per regolamentare le piattaforme digitali. influenzando anche le politiche di altri paesi sulla gestione dei contenuti online.

  • #privacy
  • #ue
  • contenuti illegali
  • Digital Services Act
  • direttive
  • diritto
  • diritto d'autore
  • europa
  • unione europea
Immagine del sitoAniello Giugliano
Esperto di cybersecurity con 4 anni di esperienza in Vulnerability Assessment, Penetration Testing, Risk Management e Audit di sicurezza. Specializzato in compliance (ISO 27001, GDPR, NIS2) e governance IT. Appassionato di cybersecurity strategy, privacy e data protection

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Il QDay è vicino? QuantWare presenta il processore quantistico da 10.000 qubit
Di Redazione RHC - 10/12/2025

Il mondo della tecnologia quantistica ha compiuto un balzo in avanti impressionante: QuantWare ha presentato il primo processore al mondo da 10.000 qubit, 100 volte più di qualsiasi dispositivo esist...

Immagine del sito
Ivanti risolve 4 vulnerabilità critiche in Endpoint Manager (EPM)
Di Redazione RHC - 10/12/2025

Un aggiornamento urgente è stato pubblicato da Ivanti per la sua piattaforma Endpoint Manager (EPM), al fine di risolvere un insieme di vulnerabilità significative che potrebbero permettere agli agg...

Immagine del sito
CISA avverte: bug critici in WinRAR e Windows aggiunti al KEV. Patch immediate necessarie
Di Redazione RHC - 10/12/2025

A seguito della scoperta di exploit attivi, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha inserito due vulnerabilità critiche al catalogo Known Exploited Vulnerabilities (KEV) dell’...

Immagine del sito
Microsoft rilascia aggiornamenti urgenti per un bug zero-day di PLE sfruttato in Windows
Di Redazione RHC - 10/12/2025

Una vulnerabilità zero-day nel driver Windows Cloud Files Mini Filter (cldflt.sys) è attualmente oggetto di sfruttamento attivo. Microsoft ha provveduto al rilascio di aggiornamenti di sicurezza urg...

Immagine del sito
Vulnerabilità critica in FortiOS e altri prodotti Fortinet: aggiornamenti urgenti
Di Redazione RHC - 10/12/2025

Una vulnerabilità critica, monitorata con il codice CVE-2025-59719, riguarda le linee di prodotti FortiOS, FortiWeb, FortiProxy e FortiSwitchManager è stata segnalata da Fortinet tramite un avviso d...