
I creatori del malware Emotet hanno ripreso la loro campagna di phishing e corretto un bug che impediva alle vittime di essere infettate durante l’apertura di allegati dannosi presenti nelle e-mail.
Bleeping Computer riporta che venerdì scorso, Emotet ha lanciato una nuova campagna di spam in cui il malware è stato distribuito attraverso file ZIP protetti da password contenenti file di Windows mascherati da documenti Word.
Se l’utente faceva clic su tale collegamento, veniva eseguito un comando che cercava nel file di collegamento una riga specifica contenente uno script di Visual Basic.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Quindi il codice trovato veniva aggiunto a un nuovo file VBS, come di seguito:

Tuttavia, questo comando conteneva un errore e utilizzava il nome di un collegamento statico Password2.doc.lnk che però non funzionava correttamente.
L’errore ha causato l’arresto anomalo del malware perché il file Password2.doc.lnk non esisteva e il file VBS non era stato creato.
Gli esperti del gruppo di ricerca Cryptolaemus, che già nel 2018 si sono uniti per un obiettivo comune: combattere Emotet, sono stati i primi a scoprire questo problema .
I ricercatori di Cryptolaemus hanno detto ai giornalisti che gli operatori di Emotet hanno interrotto la nuova campagna nella notte tra venerdì e sabato, quando hanno scoperto che il bug impediva alle macchine degli utenti di essere infettate.
Purtroppo, gli hacker non hanno impiegato molto a risolvere il problema: ieri, gli operatori di Emotet hanno corretto il bug e hanno ricominciato a inviare spam agli utenti con allegati dannosi.
Ora, quando il comando viene eseguito, i collegamenti fanno riferimento ai nomi di file corretti, che consentono di creare i file VBS necessari per gli attacchi, quindi scaricare e installare Emotet sui dispositivi delle vittime.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…
HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…
InnovazioneIl confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…
CulturaLa cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…
CybercrimeAll’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…