Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

FlowerStorm: la nuova piattaforma PaaS che prende di mira gli utenti Microsoft 365

Luca Galuppi : 23 Dicembre 2024 12:43

Stiamo assistendo a un periodo turbolento nel panorama della cybercriminalità, segnato dall’emergere di una nuova piattaforma di phishing-as-a-service (PaaS) chiamata ‘FlowerStorm’. Questa minaccia, che si concentra principalmente sugli utenti di Microsoft 365, ha rapidamente guadagnato terreno dopo l’imprevisto arresto del suo predecessore, Rockstar2FA, avvenuto nel novembre 2024.

Il crollo di Rockstar2FA

Rockstar2FA, un kit di phishing evoluto dall’ormai noto DadSec, ha subito un parziale crollo infrastrutturale l’11 novembre 2024 (Qui l’articolo completo). Secondo i ricercatori di Sophos, Sean Gallagher e Mark Parsons, molte pagine del servizio sono diventate inaccessibili, probabilmente a causa di problemi tecnici piuttosto che per interventi delle forze dell’ordine. In particolare, l’infrastruttura di Rockstar2FA faceva affidamento su un modello centralizzato che si è dimostrato vulnerabile a interruzioni multiple, lasciando spazio a nuove piattaforme come FlowerStorm.

La nascita di FlowerStorm

Comparsa per la prima volta a giugno 2024, FlowerStorm ha colmato rapidamente il vuoto lasciato da Rockstar2FA. Questa nuova piattaforma condivide molte caratteristiche con il suo predecessore, tra cui meccanismi avanzati di elusione, un pannello user-friendly e una gamma diversificata di opzioni di phishing. Tuttavia, è l’uso di tecniche Adversary-in-the-Middle (AiTM) che rende FlowerStorm particolarmente insidiosa. Queste tecniche permettono agli attaccanti di intercettare credenziali e cookie di sessione, bypassando così le protezioni di autenticazione multi-fattore (MFA).

Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AI

Vuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro.
Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello.
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

I portali di phishing utilizzati da FlowerStorm imitano in modo convincente le pagine di login di Microsoft, progettate per ingannare gli utenti e raccogliere token MFA e credenziali. Inoltre, Sophos ha evidenziato che FlowerStorm utilizza un sistema modulare che permette agli operatori di personalizzare gli attacchi in base ai target, rendendo la piattaforma particolarmente adattabile.

La tematica botanica di FlowerStorm

In un curioso dettaglio, la piattaforma adotta un tema botanico per le sue operazioni. Termini come “Flower”, “Sprout”, “Blossom” e “Leaf” compaiono nei titoli HTML delle pagine di phishing. Anche i pattern di registrazione e hosting dei domini sono simili a quelli di Rockstar2FA, con un forte utilizzo di domini .ru e .com, supportati da servizi di Cloudflare. Le similitudini nei domini suggeriscono una possibile connessione tra i due operatori o almeno una condivisione delle stesse infrastrutture.

L’impatto di FlowerStorm

Source: Sophos

I dati di telemetria di Sophos rivelano che il 63% delle organizzazioni e l’84% degli utenti colpiti da FlowerStorm risiedono negli Stati Uniti. Tra i settori più colpiti troviamo i servizi (33%), la manifattura (21%), il retail (12%) e i servizi finanziari (8%).

Oltre a questo, si segnala una crescente attenzione verso i settori governativi e sanitari, con attacchi mirati che sfruttano vulnerabilità specifiche nelle loro infrastrutture di email e autenticazione.

Difendersi da FlowerStorm

Si consigliano alcune contromisure per proteggersi da attacchi sofisticati come quelli di FlowerStorm:

  1. Utilizzare MFA con token FIDO2 resistenti alle tecniche AiTM.
  2. Implementare soluzioni di filtraggio email per bloccare i tentativi di phishing.
  3. Adottare filtri DNS per impedire l’accesso a domini sospetti.
  4. Monitorare attivamente i log di accesso per identificare attività sospette e sessioni compromesse.

Conclusione

FlowerStorm non è solo un nome, ma un simbolo di come la cybercriminalità stia evolvendo in modo sofisticato e imprevedibile. Proprio come una tempesta che travolge tutto ciò che incontra, questa piattaforma di phishing-as-a-service ha dimostrato di essere in grado di adattarsi, mutare e prosperare, colpendo senza pietà utenti vulnerabili. Con il suo approccio modulare e l’uso di tecniche avanzate come l’Adversary-in-the-Middle (AiTM), FlowerStorm rappresenta una delle minacce più insidiose del panorama cyber odierno. Non c’è più tempo da perdere: la difesa contro questa tempesta deve essere immediata, precisa e senza compromessi.

Luca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

RHC intervista ShinyHunters: “I sistemi si riparano, le persone restano vulnerabili!”
Di RHC Dark Lab - 17/09/2025

ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...

Chat Control: tra caccia ai canali illegali e freno a mano su libertà e privacy
Di Sandro Sana - 16/09/2025

La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...

Great Firewall sotto i riflettori: il leak che svela l’industrializzazione della censura cinese
Di Redazione RHC - 16/09/2025

A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente,  in modo massivo e massiccio,  quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...

Violazione del Great Firewall of China: 500 GB di dati sensibili esfiltrati
Di Redazione RHC - 15/09/2025

Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...

Dal Vaticano a Facebook con furore! Il miracolo di uno Scam divino!
Di Redazione RHC - 15/09/2025

Negli ultimi anni le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, sfruttando non solo tecniche di ingegneria sociale, ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono in figure relig...