
Sono molti i sistemi LLM che vengono offerti dal cybercrime.
Dopo WormGPT, DarkBERT e DarkBART arriva anche FraudGPT che risulta disponibile per l’acquisto sui mercati del Dark Web e su Telegram, con un costo iniziale di 200 dollari al mese e un’opzione di abbonamento annuale fino a 1.700 dollari.
Di recente, sono comparsi i dettagli di un chatbot dannoso chiamato WormGPT, creato per aiutare i criminali informatici nell’esecuzione di attività illegali.
Ora, un altro chatbot ha fatto la sua comparsa sul Dark Web, denominato FraudGPT. Questo chatbot basato su abbonamento e alimentato dall’intelligenza artificiale può svolgere diverse funzioni per i criminali informatici, aiutandoli a condurre campagne di phishing e truffe con successo.
Con l’avvento dei modelli di intelligenza artificiale rigenerativa, il cyberspazio è stato radicalmente trasformato, con chatbot che emergono uno dopo l’altro sul web. Questo ha reso impossibile per gli attori delle minacce ignorarne la crescente popolarità e portata.
Pertanto, non sorprende che stiamo continuando a sentire parlare di varianti false di ChatGPT, e adesso i criminali informatici preferiscono sfruttare questa IA generativa per creare chatbot dannosi, creando sistemi completamente privi di controllo.
Secondo un post pubblicato sul blog dei ricercatori sulle minacce di Netenrich, scritto da Rakesh Krishnan e pubblicato il 25 luglio 2023, FraudGPT è apparso sui canali Telegram il 22 luglio 2023. Questo chatbot dannoso è stato creato per facilitare l’invio di e-mail di spear phishing e per creare strumenti di cracking e carding.
Inoltre, FraudGPT può aiutare gli aggressori a redigere e-mail allettanti per ingannare le vittime.
È altrettanto efficiente nell’identificare i migliori servizi o siti da mirare per frodare gli utenti.
Ecco un elenco delle sue principali funzionalità:
L’emergere di chatbot dannosi come FraudGPT e WormGPT è motivo di preoccupazione. I criminali informatici ora sfruttano l’intelligenza artificiale per i loro malvagi obiettivi, aumentando il tasso di successo delle truffe di phishing.
Questi strumenti consentono agli aggressori di generare testi dannosi e attirare le vittime verso truffe BEC (Business Email Compromise) e altri attacchi basati su e-mail.
Sicuramente, l’aumento dell’offerta farà diminuire i prezzi di abbonamento che ancora sono ancora molto alti, visto il carico computazionale utilizzato per ospitare e allenare tali modelli. Potrebbe quindi verificarsi anche una vera a propria “faida” tra gang di criminali informatici che offrono tali servizi.
Tra quanto ci sarà?
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