Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Crowdstriker 970×120
Banner Mobile
GDPR: come selezionare un responsabile del trattamento?

GDPR: come selezionare un responsabile del trattamento?

Stefano Gazzella : 17 Settembre 2022 09:00

Autore: Stefano Gazzella

Nel momento in cui un titolare del trattamento sceglie di fare ricorso ad un responsabile per svolgere una o più attività di trattamento di dati personali, l’art. 28.1 GDPR impone che la selezione avvenga ricorrendo a soggetti “che presentino garanzie sufficienti per mettere in atto misure tecniche e organizzative adeguate”.

Adeguatezza che riguarda sia l’adempimento alle prescrizioni del GDPR sia la garanzia di tutelare i diritti degli interessati coinvolti. Quanto prende forma consiste in una vera e propria responsabilità in eligendo dovuta in ragione del rispetto del principio generale di accountability.


Nuovo Fumetto Betti

CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? 
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? 
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. 
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Dal momento che però in sede risarcitoria il titolare sarà chiamato a rispondere sia per violazioni proprie che commesse da parte dei responsabili coinvolti, nonché potrà anche essere esposto a sanzioni e provvedimenti dell’autorità di controllo, fino a che punto questi deve approfondire il processo di selezione? La risposta è fornita dagli artt. 24 e 25.1 GDPR, rispettivamente riguardanti l’accountability del titolare e il principio di privacy by design, che richiamano i parametri per valutare l’adeguatezza delle misure predisposte.

Dunque, sia nel caso in cui si ricerchi un responsabile per un’attività di trattamento svolta o per un’attività di trattamento in fase di progettazione, occorrerà tenere conto dei parametri “della natura, dell’ambito di applicazione, del contesto e delle finalità del trattamento, nonché dei rischi aventi probabilità e gravità diverse per i diritti e le libertà delle persone fisiche” e, per le nuove attività, dello “stato dell’arte e dei costi di attuazione”.

Sul piano operativo non è infrequente che si utilizzino delle checklist da somministrare al potenziale responsabile e ove presente un DPO venga richiesto il parere di questi. Nel caso in cui siano presenti delle certificazioni, anche queste compongono delle evidenze da richiamare nell’iter decisionale che circoscrive – e limita – la responsabilità del titolare per la scelta compiuta.

L’errore che viene più comunemente commesso riguarda l’esclusiva attenzione all’aspetto della sicurezza che è un elemento necessario ma non sufficiente, trascurando invece la capacità di garantire la conformità normativa e, soprattutto, di tutelare i diritti degli interessati.

Tutto ciò comporta di conseguenza l’esigenza di estendere la ricerca di evidenze e la rendicontazione delle garanzie tanto negli ambiti di sicurezza che di compliance.

La valutazione di adeguatezza del responsabile, a differenza delle migliori storie in cui vige il “sempre e per sempre”, deve essere oggetto di riesame periodico. Non solo: deve anche essere monitorata e, qualora sia presente un DPO, rientrare nella sua attività di sorveglianza per rilevare l’esigenza di provvedere ad un aggiornamento della stessa, ad esempio, per effetto del cambio degli scenari di rischio, della normativa da dover applicare, delle tecnologie divenute disponibili o delle best practices diffuse.

Immagine del sitoStefano Gazzella
Privacy Officer e Data Protection Officer, è Of Counsel per Area Legale. Si occupa di protezione dei dati personali e, per la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Responsabile del comitato scientifico di Assoinfluencer, coordina le attività di ricerca, pubblicazione e divulgazione. Giornalista pubblicista, scrive su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sito
La Truffa del CEO! l’inganno che sta travolgendo le aziende italiane
Di Redazione RHC - 27/11/2025

Questa mattina Paragon Sec è stata contattata da un’azienda italiana vittima di un nuovo tentativo di frode conosciuto come Truffa del CEO. L’ufficio contabilità ha ricevuto un’e-mail urgente,...

Immagine del sito
Italia: allarme intelligenza artificiale, cliniche e referti falsi circolano online
Di Redazione RHC - 27/11/2025

i ricercatori di Check Point Software, hanno recentemente pubblicato un’indagine sull’aumento delle truffe farmaceutiche basate sull’intelligenza artificiale. È stato rilevato come i criminali ...

Immagine del sito
ENISA assume il ruolo di Root nel programma CVE per la sicurezza informatica europea
Di Redazione RHC - 27/11/2025

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha assunto il ruolo di Root all’interno del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), diventando il principale punt...

Immagine del sito
Tor Browser e Tails OS pronti per il nuovo standard CGO
Di Redazione RHC - 27/11/2025

Il progetto Tor ha annunciato l’introduzione di un nuovo schema di crittografia, chiamato Counter Galois Onion (CGO), destinato a sostituire il precedente metodo Tor1 Relay. L’aggiornamento mira a...

Immagine del sito
Cybersicurezza, l’evoluzione normativa verso la prevenzione infrastrutturale e la crisi di fiducia
Di Paolo Galdieri - 27/11/2025

L’attuale accelerazione normativa in materia di cybersicurezza non è un fenomeno isolato, ma il culmine di un percorso di maturazione del Diritto penale che ha dovuto confrontarsi con la dematerial...