
Redazione RHC : 2 Marzo 2024 09:06
I ricercatori di Apiiro hanno condotto un’indagine su una campagna di attacchi su larga scala alla piattaforma GitHub utilizzando repository dannosi. Gli esperti hanno identificato più di 100mila repository falsi che imitano i popolari progetti open source per distribuire malware. Il numero di tali archivi continua a crescere costantemente.
Come hanno spiegato gli esperti, gli hacker criminali utilizzano attivamente la tattica di sostituire i nomi di progetti reali. Creano un repository identico a un progetto popolare su GitHub, con il nome il più simile possibile.
Gli aggressori sperano che l’utente commetta un errore di battitura nell’inserire il nome e scarichi il codice infetto. Questo metodo viene spesso utilizzato quando si lavora con i gestori di pacchetti, dove la riga di comando lascia meno opportunità per il rilevamento tempestivo degli errori.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
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Per eseguire l’attacco, gli aggressori clonano il repository di destinazione, vi iniettano codice dannoso e lo ripubblicano con il nome originale. Inizia quindi la fase di promozione di tali archivi attraverso vari canali su Internet, inclusi forum e social network, dove vengono presentati come reali.

Il codice dannoso sul computer della vittima di solito inizia a scaricare software di terze parti in background. Si noti che molto spesso gli aggressori utilizzano BlackCap Grabber, un programma che ruba credenziali, cookie e altre informazioni importanti, inviandole ai server dell’aggressore.
GitHub agisce contro le cosiddette fork bomb monitorando e bloccando automaticamente i repository sospetti con copie eccessive. Nonostante la rimozione automatizzata di milioni di fork sospetti, circa l’1% delle copie infette riesce comunque a rimanere sulla piattaforma.
Si consiglia agli utenti di prestare attenzione e di controllare i repository con cui lavorano. Ciò è particolarmente importante per le aziende per impedire che codice dannoso entri nei loro sistemi e nella catena di fornitura del software.
Redazione
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