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Gli Attacchi Pro-Palestina da parte del gruppo DXploit continuano a colpire l’Italia

Gli Attacchi Pro-Palestina da parte del gruppo DXploit continuano a colpire l’Italia

Inva Malaj : 4 Febbraio 2025 16:37

Nel loro ultimo post sul canale Telegram “Pro-Palestine Hackers”, il gruppo DXPLOIT – parte di una rete più ampia di hacker a sostegno della causa palestinese – afferma di aver preso di mira due siti italiani, portandoli al blocco.

Questo episodio sottolinea come ancora una volta le tensioni internazionali che si riflettano sempre più nel cyberspazio, colpendo aziende locali che, sebbene lontane dai conflitti geopolitici, diventano bersagli simbolici in questa nuova forma di protesta digitale.

L’immagine mostra un post di un canale Telegram denominato “Pro-Palestine Hackers” con oltre 5.200 iscritti. Il messaggio, datato 3 febbraio, annuncia che il sito web di Granda Gourmet, Italia, è stato attaccato e reso inaccessibile dal gruppo hacker DXPLOIT.


Cve Enrichment Redhotcyber

CVE Enrichment
Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.

Cosa trovi nel servizio:
✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor.
✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV).
✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia.
✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.


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Va notato che al momento mentre scriviamo questo articolo, non risulta più attivo il deface pubblicizzato dal gruppo di hacktivisti, ma risponde una pagina di default del sito.

Il post include un testo in inglese e in arabo, in cui si afferma che il gruppo si considera la “voce dei dimenticati”, difensori del cyberspazio contro l’oppressione e promotori di un Islam pacifico. Tuttavia, il loro attacco dimostra un uso aggressivo delle capacità cyber per diffondere il loro messaggio politico e religioso.

Il post fornisce anche due link: uno al sito della vittima dell’attacco e un altro a Zone-H, una piattaforma che monitora defacement e attacchi informatici.

Inoltre nella giornata di oggi, anche il sito https://exclusivam.it/index.php è stato preso di mira dagli hacktivisti ma anche questo ad ora sembra sia stato ripristinato.

Questa informazione è stata acquisita attraverso l’utilizzo della piattaforma Recorded Future, partner strategico di Red Hot Cyber e leader nell’intelligence sulle minacce informatiche, che fornisce analisi avanzate per identificare e contrastare le attività malevole nel cyberspazio.

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Immagine del sitoInva Malaj
Studente con una solida formazione in gestione delle minacce di sicurezza informatica, intelligenza artificiale, etica dell'AI e trasformazione digitale. Attualmente impegnata in uno stage curriculare di 800 ore in Security Threat Management presso TIM, che è parte integrante del corso di formazione "Digital Transformation Specialist" presso l'ITS Agnesi a Roma. Ho completato il corso di Dark Web - Threat Management e sono parte attiva del Team DarkLab di Red Hot Cyber.

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