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Gli hacker mettono in vendita i dati del 2024 dei profili Facebook su Breach Forums

Gli hacker mettono in vendita i dati del 2024 dei profili Facebook su Breach Forums

RHC Dark Lab : 6 Luglio 2024 09:47

Recentemente, un attore delle minacce su un forum clandestino ha pubblicato una presunta violazione dei dati. Questo incidente riguarda la violazione di un vasto database di utenti di Facebook. I dati compromessi includono informazioni sensibili degli utenti come nomi completi, profili, email, numeri di telefono, date di nascita e luoghi. È importante notare che queste informazioni provengono da un criminale informatico e devono essere trattate con cautela.

Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.

La reazione di interesse dell’underground criminale si è fatta subito sentire con oltre 50 risposte al post e la visualizzazione da parte di 3563 persone dalla giornata di ieri quando è apparso il messaggio.

Dettagli della presunta violazione


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Secondo il post sul forum dell’utente ‘b1nary01’, il database degli utenti di Facebook compromesso per il 2024 è stato caricato, contenente 100.000 righe di informazioni sugli utenti. I dati includono presuntamente:

  • Nome completo
  • URL del profilo
  • Indirizzo email
  • Numero di telefono
  • Data di nascita
  • Luogo

Il post include anche un campione dei dati compromessi, indicando vari dettagli personali per alcuni individui, ma queste informazioni sensibili non vengono riprodotte qui per motivi di privacy. Il file dei dati è disponibile in formato XLSX e può essere sbloccato sul forum per 8 crediti.

Informazioni sull’obiettivo degli attori delle minacce

Facebook, una piattaforma di social media riconosciuta a livello globale, opera con una vasta base di utenti di oltre 2,8 miliardi di utenti attivi mensili al 2024. Con una forza lavoro che supera gli 80.000 dipendenti in tutto il mondo, i servizi di Facebook si estendono attraverso diversi settori, tra cui il networking sociale, la pubblicità e la comunicazione digitale. I potenziali motivi dietro tali violazioni spesso includono il guadagno finanziario attraverso la vendita di informazioni personali, il furto d’identità e lo sfruttamento dei dati degli utenti per varie attività dannose.

Implicazioni della violazione

Se la presunta violazione fosse genuina, le implicazioni per gli utenti di Facebook interessati potrebbero essere gravi. I dati esposti possono portare a:

  1. Furto d’identità: Con nomi completi, email, numeri di telefono e date di nascita esposti, gli attori delle minacce possono impersonare individui per commettere frodi.
  2. Attacchi di phishing: Gli indirizzi email e i numeri di telefono compromessi possono essere utilizzati per campagne di phishing mirate per estrarre ulteriori informazioni sensibili o infettare dispositivi con malware.
  3. Violazioni della privacy: L’accessibilità pubblica delle informazioni personali e delle posizioni degli utenti viola i loro diritti alla privacy.
  4. Danno reputazionale: Per Facebook, un’altra violazione dei dati potrebbe ulteriormente erodere la fiducia degli utenti e danneggiare la sua reputazione, influenzando la sua base utenti e le operazioni aziendali.

È una truffa o una violazione reale?

Attualmente, non è chiaro se questo presunto attacco rappresenti una truffa orchestrata per ottenere denaro o se Facebook sia effettivamente stata compromessa in qualche modo. Le alternative plausibili possono essere:

  • Violazione tramite API: Gli attori delle minacce potrebbero aver sfruttato vulnerabilità nelle API di Facebook per accedere ai dati degli utenti.
  • Compromissione dell’applicazione web: Una falla nella sicurezza dell’applicazione web di Facebook potrebbe aver permesso l’accesso non autorizzato ai dati.
  • Errata configurazione: Una configurazione errata dei sistemi di sicurezza di Facebook potrebbe aver esposto i dati degli utenti a minacce esterne.

Fino a quando non emergeranno ulteriori dettagli e verifiche da fonti ufficiali, rimarrà l’incertezza sulla natura effettiva di questa presunta violazione.

Conclusione

La potenziale violazione dei dati di Facebook evidenziata dal post sul forum sottolinea le continue sfide e i rischi associati alla sicurezza dei dati nell’era digitale. Come di consueto, lasciamo sempre spazio per una dichiarazione da parte dell’azienda qualora desideri fornirci aggiornamenti sulla questione. Saremmo felici di pubblicare tali informazioni con un articolo specifico che evidenzi il problema.

RHC Dark Lab monitorerà l’evoluzione della situazione per pubblicare ulteriori notizie sul blog, qualora vi siano aggiornamenti sostanziali. Se ci sono individui a conoscenza dei fatti che desiderano fornire informazioni in modo anonimo, possono utilizzare l’email crittografata del whistleblower.

Questo articolo è stato compilato basandosi su informazioni pubbliche che non sono ancora state verificate dalle rispettive organizzazioni. Aggiorneremo i nostri lettori man mano che saranno disponibili ulteriori dettagli.

  • CTI
  • cyber threat intelligence
  • cybercrime
  • data breach
  • social network
  • violazione
Immagine del sitoRHC Dark Lab
RHC Dark Lab è un gruppo di esperti della community di Red Hot Cyber dedicato alla Cyber Threat Intelligence guidato da Pietro Melillo. Partecipano al collettivo, Sandro Sana, Alessio Stefan, Raffaela Crisci, Vincenzo Di Lello, Edoardo Faccioli e altri membri che vogliono rimanere anonimi. La loro missione è diffondere la conoscenza sulle minacce informatiche per migliorare la consapevolezza e le difese digitali del paese, coinvolgendo non solo gli specialisti del settore ma anche le persone comuni. L'obiettivo è diffondere i concetti di Cyber Threat Intelligence per anticipare le minacce.

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