Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Gli USA vogliono il creatore di RedLine. 10 milioni per chi tradisce l’hacker del più noto infostealer

Redazione RHC : 5 Giugno 2025 14:51

Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato una ricompensa fino a 10 milioni di dollari per informazioni sugli hacker che lavorano per governi stranieri e sono collegati al malware RedLine, nonché sul presunto creatore di questo malware, Maxim Rudometov. La ricompensa copre anche informazioni sull’utilizzo di RedLine in attacchi informatici contro infrastrutture critiche negli Stati Uniti.

Il programma Rewards for Justice specifica espressamente che le informazioni devono riguardare attacchi informatici condotti su indicazione o sotto il controllo di governi stranieri e che violano il Computer Fraud and Abuse Act statunitense. Di particolare interesse sono i partecipanti a operazioni informatiche che utilizzano il malware RedLine, un popolare infostealer utilizzato per rubare le credenziali degli utenti.

Il Dipartimento di Stato ha osservato che chiunque abbia informazioni sui soci di Rudometov, sulle loro attività informatiche dannose o sull’uso del malware RedLine dovrebbe contattare Rewards for Justice tramite un canale di messaggistica basato su Tor .


Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi». Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Le autorità statunitensi ritengono che Maxim Rudometov fosse lo sviluppatore e l’amministratore dell’intera infrastruttura di RedLine Infostealer. Nell’ottobre 2024, è stato incriminato nell’ambito dell’Operazione Magnus, un’operazione internazionale durante la quale le forze dell’ordine statunitensi e i loro partner stranieri hanno condotto un’operazione su larga scala per bloccare contemporaneamente le attività di due servizi: RedLine e META, che operavano secondo il modello malware-as-a-service (MaaS).

Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Rudometov gestiva i server di RedLine, riceveva e riciclava i proventi tramite wallet di criptovalute e interagiva direttamente con il codice e la distribuzione del malware. Durante l’indagine, sono stati accertati i suoi collegamenti con i principali canali di distribuzione, inclusi gli account Telegram utilizzati per promuovere e vendere malware agli utenti finali. Ad oggi, sono stati identificati oltre 1.200 server utilizzati per gestire le botnet RedLine e META.

L’operazione ha coinvolto anche la polizia olandese e l’agenzia Eurojust.

Due sospettati sono stati arrestati in Belgio e tre server e due domini utilizzati come nodi di controllo sono stati sequestrati. Tuttavia, non è stato confermato ufficialmente se Rudometov sia stato arrestato.

Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 35 anni di carcere per frode su dispositivi di accesso, associazione a delinquere finalizzata a commettere intrusioni informatiche e riciclaggio di denaro.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin
Di Simone D'Agostino - 23/07/2025

Nel febbraio 2025 avevamo già osservato il funzionamento di DDoSIA, il sistema di crowd-hacking promosso da NoName057(16): un client distribuito via Telegram, attacchi DDoS contro obiettivi europ...

Vulnerabilità critiche in Cisco ISE: aggiornamenti urgenti necessari
Di Redazione RHC - 23/07/2025

Le vulnerabilità critiche recentemente scoperte nell’infrastruttura Cisco sono già state sfruttate attivamente dagli aggressori per attaccare le reti aziendali. L’azienda ha co...

Red Hot Cyber Conference 2026. La Quinta edizione a Roma lunedì 18 e martedì 19 Maggio
Di Redazione RHC - 23/07/2025

La Red Hot Cyber Conference ritorna! Dopo il grande successo della terza e quarta edizione, torna l’appuntamento annuale gratuito ideato dalla community di RHC! Un evento pensato per ...

Boom di cyberattacchi in Europa! Ogni 3 minuti un’azienda viene colpita
Di Redazione RHC - 23/07/2025

Con la rapida crescita delle minacce digitali, le aziende di tutto il mondo sono sotto attacco informatico. Secondo gli ultimi dati di Check Point Research, ogni organizzazione subisce in media 1,984 ...

Arriva LameHug: il malware che utilizza l’AI per rubare i dati sui sistemi Windows
Di Redazione RHC - 22/07/2025

La nuova famiglia di malware LameHug utilizza il Large Language Model (LLM) per generare comandi che vengono eseguiti sui sistemi Windows compromessi. Come riportato da Bleeping Computer, LameHug ...