
Lo scorso anno, il procuratore generale dell’Arizona ha fatto causa a Google per aver raccolto illegalmente dati sulla posizione dagli utenti Android, anche dopo che avevano rinunciato a tale raccolta di dati. Questo lo abbiamo riportato ieri in una news.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Ma secondo le prove e le testimonianze rilasciate di recente dai dipendenti di Google, la società ha intenzionalmente reso difficile (e in alcuni casi impossibile) per gli utenti trovare o comprendere le opzioni per disattivare il rilevamento della posizione. Oltre a ciò, le prove indicano che Google ha continuato a raccogliere dati sulla posizione con altri mezzi, associandoli agli utenti per ottenere lo stesso livello di precisione.
I documenti recentemente non sigillati descrivono un deliberato disprezzo per la privacy degli utenti all’interno del team di Google Maps. Un esempio particolarmente eclatante è stato quando Google ha riprogettato il suo menu delle impostazioni per rendere più difficile la ricerca dei controlli sulla privacy. Secondo i nuovi documenti probatori, Google considerava quelle persone che utilizzavano le opzioni sulla privacy come un “problema”.
Utilizzando una combinazione di dati raccolti dall’uso dei telefoni Android, dall’accesso ad app a marchio Google come Google Maps e persino ad app di terze parti che condividono costantemente informazioni con Google, l’azienda è stata (e forse è ancora) in grado di creare interi profili utente con posizioni e luoghi di lavoro e delle case nelle quali vivono.
I documenti hanno delineato i modi in cui Google potrebbe aver utilizzato modi più complessi per valutare la posizione di un utente, anche quando quell’utente aveva rinunciato con successo alla raccolta diretta dei dati.
Una slide del 2014 descriveva una situazione in cui Google sapeva che due utenti erano nella stessa casa ed estrapolava i loro indirizzi in base a Google Maps e all’utilizzo del Wi-Fi anche se entrambi avevano esplicitamente disattivato il rilevamento della posizione, o nel menu delle impostazioni principali di Android o tramite il messaggio di monitoraggio di Google.com su iOS.
Il grande Bruce Schneier diceva “il modello di internet è la sorveglianza”.
Questo lo diceva nel 2014. Molte persone lo stanno scoprendo solamente ora.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…
InnovazioneIl confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…
CulturaLa cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…
CybercrimeAll’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…
Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…