Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Google ha reso difficile disattivare la posizione su maps. Lo dicono i dipendenti.

Redazione RHC : 1 Giugno 2021 07:19

Lo scorso anno, il procuratore generale dell’Arizona ha fatto causa a Google per aver raccolto illegalmente dati sulla posizione dagli utenti Android, anche dopo che avevano rinunciato a tale raccolta di dati. Questo lo abbiamo riportato ieri in una news.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Ma secondo le prove e le testimonianze rilasciate di recente dai dipendenti di Google, la società ha intenzionalmente reso difficile (e in alcuni casi impossibile) per gli utenti trovare o comprendere le opzioni per disattivare il rilevamento della posizione. Oltre a ciò, le prove indicano che Google ha continuato a raccogliere dati sulla posizione con altri mezzi, associandoli agli utenti per ottenere lo stesso livello di precisione.

I documenti recentemente non sigillati descrivono un deliberato disprezzo per la privacy degli utenti all’interno del team di Google Maps. Un esempio particolarmente eclatante è stato quando Google ha riprogettato il suo menu delle impostazioni per rendere più difficile la ricerca dei controlli sulla privacy. Secondo i nuovi documenti probatori, Google considerava quelle persone che utilizzavano le opzioni sulla privacy come un “problema”.

Utilizzando una combinazione di dati raccolti dall’uso dei telefoni Android, dall’accesso ad app a marchio Google come Google Maps e persino ad app di terze parti che condividono costantemente informazioni con Google, l’azienda è stata (e forse è ancora) in grado di creare interi profili utente con posizioni e luoghi di lavoro e delle case nelle quali vivono.

I documenti hanno delineato i modi in cui Google potrebbe aver utilizzato modi più complessi per valutare la posizione di un utente, anche quando quell’utente aveva rinunciato con successo alla raccolta diretta dei dati.

Una slide del 2014 descriveva una situazione in cui Google sapeva che due utenti erano nella stessa casa ed estrapolava i loro indirizzi in base a Google Maps e all’utilizzo del Wi-Fi anche se entrambi avevano esplicitamente disattivato il rilevamento della posizione, o nel menu delle impostazioni principali di Android o tramite il messaggio di monitoraggio di Google.com su iOS.

Il grande Bruce Schneier diceva “il modello di internet è la sorveglianza”.

Questo lo diceva nel 2014. Molte persone lo stanno scoprendo solamente ora.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Truffe e Schiavitù Digitali: La Cambogia è la Capitale Mondiale della Frode Online

Secondo un nuovo rapporto del gruppo per i diritti umani Amnesty International, pubblicato dopo quasi due anni di ricerche sulla situazione, la Cambogia resta un punto caldo sulla mappa mondiale della...

Dopo aver criptato mezzo mondo, Hunters International chiude! Distribuito gratuitamente il Decryptor

Hunters International, il gruppo responsabile di uno dei più grandi attacchi ransomware degli ultimi anni, ha annunciato ufficialmente la cessazione delle sue attività. In una dichiarazione ...

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...