
Redazione RHC : 28 Dicembre 2021 10:10
Gli utenti dei dispositivi NAS (Network Attached Storage) QNAP stanno segnalando attacchi ai propri sistemi con il ransomware eCh0raix, noto anche come QNAPCrypt.
L’autore delle minacce dietro questo particolare malware ha intensificato la propria attività circa una settimana prima di Natale, assumendo il controllo dei dispositivi con privilegi di amministratore.
Gli utenti del forum di BleepingComputer che gestiscono i sistemi QNAP e Synology NAS hanno segnalato regolarmente attacchi ransomware eCh0raix, ma molti di loro hanno iniziato a rivelare incidenti intorno al 20 dicembre.
L’aumento del numero di attacchi è confermato dal servizio ID ransomware, dove gli invii hanno iniziato ad aumentare il 19 dicembre e sono diminuiti verso il 26 dicembre.
Il vettore di infezione iniziale rimane poco chiaro al momento. Alcuni utenti ammettono di essere stati imprudenti e di non aver protetto adeguatamente il dispositivo (ad esempio esponendolo a Internet con una connessione non sicura); altri affermano che una vulnerabilità in Photo Station di QNAP ha permesso agli aggressori di provocare il caos.
Indipendentemente dal percorso di attacco, sembra che l’attore ransomware eCh0raix crei un utente nel gruppo di amministratori, che consente loro di crittografare tutti i file sul sistema NAS.
Gli utenti QNAP, alcuni dei quali utilizzano il dispositivo NAS per scopi aziendali, hanno segnalato sul forum BleepingComputer che il malware ha crittografato immagini e documenti.

Richiesta di riscatto. Fonte BleepingComputer.
A parte il picco nel numero di attacchi, ciò che spicca in questa campagna è che l’attore ha sbagliato a digitare l’estensione per la richiesta di riscatto e ha utilizzato l’estensione “.TXTT”.
Sebbene ciò non impedisca la visualizzazione delle istruzioni, potrebbe creare un problema per alcuni utenti, che dovranno far aprire dal sistema operativo il file con un programma specifico (es. Blocco note) o caricarlo in tale programma.
BleepingComputer ha visto richieste di ransomware ech0raix che vanno da .024 ($ 1.200) a .06 bitcoin ($ 3.000) durante questi recenti attacchi. Alcuni utenti non avevano opzioni di backup e hanno dovuto pagare la cyber gang per recuperare i propri file.
Redazione
Il 18 novembre 2025, alle 11:20 UTC, una parte significativa dell’infrastruttura globale di Cloudflare ha improvvisamente cessato di instradare correttamente il traffico Internet, mostrando a milion...

Questo è il quinto di una serie di articoli dedicati all’analisi della violenza di genere nel contesto digitale, in coincidenza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza co...

18 novembre 2025 – Dopo ore di malfunzionamenti diffusi, l’incidente che ha colpito la rete globale di Cloudflare sembra finalmente vicino alla risoluzione. L’azienda ha comunicato di aver imple...

La mattinata del 18 novembre 2025 sarà ricordata come uno dei blackout più anomali e diffusi della rete Cloudflare degli ultimi mesi. La CDN – cuore pulsante di milioni di siti web, applicazioni e...

La stanza è la solita: luci tenui, sedie in cerchio, termos di tisane ormai diventate fredde da quanto tutti parlano e si sfogano. Siamo gli Shakerati Anonimi, un gruppo di persone che non avrebbe ma...