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Il bene contro il male: violato il sistema di pagamento degli operatori di ransomware.

Il bene contro il male: violato il sistema di pagamento degli operatori di ransomware.

Redazione RHC : 26 Aprile 2021 09:53

Ne abbiamo parlato in un precedente articolo la scorsa settimana in relazione al ransomware Qlocker, ma molti di voi ci hanno chiesto che sarebbe stato interessante un approfondimento, in quanto la notizia davvero ha fatto scalpore.

I criminali informatici dietro un nascente ceppo di ransomware hanno incontrato un intoppo la scorsa settimana quando un ricercatore di sicurezza ha trovato un difetto nel loro sistema di pagamento online, aiutando le vittime a risparmiare 27.000 dollari.

Lo studente e ricercatore di sicurezza della Stanford University Jack Cable ha ricevuto mercoledì una telefonata da un amico di famiglia (un medico), che gli ha chiesto aiuto perché i criminali informatici avevano bloccato il NAS del suo studio.

Il medico si stava preparando a pagare il riscatto quando Cable ha iniziato a esaminare il sistema di pagamento che i criminali informatici utilizzavano per acquisire il riscatto.

Gli hacker hanno chiesto 0,01 Bitcoin (equivalenti a circa 550 dollari), per sbloccare i file che erano stati archiviati in file .7z protetti da password.

Cable (con un trascorso di consulente per la sicurezza informatica presso il Department of Homeland Security durante le elezioni del 2020), si è reso conto che se cambiava una lettera da minuscola a maiuscola nell ‘”ID transazione” che i criminali informatici stavano utilizzando per monitorare i pagamenti, il sistema riconosceva che il pagamento era stato effettuato e quindi dava l’accesso al codice di sblocco dei file.

Il nuovo ceppo di ransomware, noto come QLocker, ha invaso Internet negli ultimi giorni, prendendo di mira i sistemi di archiviazione di rete di QNAP, aziende che produce sistemi di archiviazione con sede a Taiwan.

L’azienda ha confermato gli attacchi ransomware giovedì, dicendo che “stava lavorando urgentemente ad una soluzione per rimuovere il malware dai dispositivi infetti”.

Cable si è rivolto a Twitter alla fine di mercoledì chiedendo alle vittime del ransomware di mettersi in contatto con lui in modo che potesse aiutarli a recuperare i propri dati.

Ha detto che 50 persone provenienti da varie parti del mondo gli hanno inviato messaggi e che è stato in grado di recuperare i loro dati utilizzando lo stesso problema tecnico presente nello schema di pagamento realizzato dai criminali informatici. Questo ha fatto risparmiare alle persone 27.000 dollari.

Ma da li a poco, gli autori del ransomware hanno risolto il problema tecnico, ma gli sforzi di Cable contano come una piccola ma significativa vittoria contro un flagello più ampio di incidenti di ransomware che ha colpito innumerevoli aziende e agenzie governative statunitensi.

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La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

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