Redazione RHC : 2 Marzo 2024 12:57
Un tribunale statunitense ha emesso un ordine senza precedenti contro la NSO Group. Si tratta della rinomata produttrice di uno dei più sofisticati strumenti di spionaggio informatico al mondo,. Ha richiesto la consegna del codice sorgente di Pegasus e altri prodotti spyware a WhatsApp di proprietà di Meta.
Questa decisione, presa dal giudice Phyllis Hamilton, rappresenta una significativa vittoria legale per WhatsApp. L’app di messaggistica di proprietà di Meta è stata coinvolta in una causa legale contro NSO dal 2019. WhatsApp ha sostenuto che lo spyware sviluppato dalla società israeliana NSO è stato utilizzato per attaccare oltre 1.400 dei suoi utenti.
Il codice sorgente di Pegasus e altri prodotti di sorveglianza di NSO sono considerati estremamente sensibili. Rientrano nella categoria di segreti di stato altamente classificati. NSO è soggetta a stretta regolamentazione da parte del Ministero della Difesa israeliano, che supervisiona e approva la vendita delle sue licenze a governi stranieri.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Nonostante le richieste di esenzione dalle obbligazioni di scoperta basate su restrizioni statunitensi e israeliane, il tribunale ha stabilito che NSO deve fornire a WhatsApp tutto il codice sorgente. Tale codice è relativo agli spyware utilizzati durante il periodo critico in questione, dal 29 aprile 2018 al 10 maggio 2020. Dovrà fornire anche informazioni dettagliate sulla funzionalità di tali strumenti.
WhatsApp e quindi META ha accolto con favore la sentenza, definendola un importante traguardo nella protezione degli utenti dai tentativi illegali di spionaggio. Un portavoce di WhatsApp ha dichiarato che questa decisione dovrebbe servire da monito per le società di spyware e altri attori malintenzionati.
Il contenzioso tra WhatsApp e NSO continua, mentre le preoccupazioni sulla diffusione di strumenti di sorveglianza come Pegasus aumentano. Utilizzato con successo, il software Pegasus di NSO può infiltrarsi in qualsiasi telefono cellulare. Consente un accesso completo a chiamate, e-mail, foto, dati di geolocalizzazione e messaggi crittografati senza il consenso dell’utente sfruttando potenti 0day.
NSO è stata oggetto di critiche internazionali e ha ricevuto attenzione negativa dall’amministrazione Biden. Infatti è stata inserita nella lista nera nel 2021, sostenendo che l’azienda israeliana ha agito in contrasto con gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Nonostante NSO non divulghi i nomi dei suoi clienti, indagini e reportage giornalistici hanno identificato diversi paesi come suoi clienti. Si parla di Polonia, Arabia Saudita, Ruanda, India, Ungheria ed Emirati Arabi Uniti, come utilizzatori precedenti della tecnologia di NSO per sorvegliare e prendere di mira dissidenti, giornalisti e attivisti per i diritti umani.
HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...
Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....
L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha infe...
Nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Polizia Postale ha portato a termine i...
L’11 luglio, ora locale, è stato rivelato che Google DeepMind aveva “reclutato” con successo il team principale della startup di intelligenza artificiale Windsurf. Non molto ...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006