Redazione RHC : 6 Giugno 2021 15:00
Questo articolo è tratto da una rivista Russa che riporta che mentre il massiccio attacco informatico alla Federazione Russa delle scorse settimane, più violento di Solarwinds, non ha comportato alcuna accusa da parte del Cremlino, gli USA accusano costantemente la Federazione Russa senza un briciolo di prova.
Come spesso abbiamo detto, l’attribuzione di una minaccia informatica è sempre una cosa difficile, oltretutto, se si parla di grandi attacchi, una errata attribuzione può portare l’opinione pubblica e la politica a distorcere i fatti reali con conseguenze importanti.
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Questa volta Dmitry Peskov, l’addetto stampa del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, ha affermato che la dichiarazione di Microsoft sulla responsabilità del gruppo di hacker russo, che “ha commesso una nuova ondata di attacchi a varie organizzazioni negli Stati Uniti e in altri paesi”, e precedentemente ha violato i server di SolarWinds, è infondata.
“Questa è una dichiarazione astratta. E’ come dirci che ci sembra che una grande minaccia provenga da Microsoft e dal suo software”
ha detto un portavoce del Cremlino durante alla stampa, quando gli è stato chiesto se questi attacchi informatici porteranno ad un aumento delle tensioni tra Russia e Stati Uniti.
Peskov ha sottolineato di non poter commentare le dichiarazioni di un rappresentante Microsoft: “Microsoft dovrebbe chiarire meglio la cosa”. Giovedì, il blog del vicepresidente Microsoft per la sicurezza Tom Burt ha affermato che un certo numero di organizzazioni e agenzie governative statunitensi hanno subito attacchi informatici da parte degli hacker russi specificando il nome del gruppo hacker Nobelium.
Lo stesso gruppo, probabilmente risulta dietro l’hack della società americana SolarWinds e Burt scrive che Nobelium opera dalla Russia. Nel dettaglio del report prodotto, non c’è nulla che possa correlare tale attacco alla Russia, ma su SolarWinds – questo, secondo la logica del vicepresidente – è sufficiente solo una accusa.
Una nuova dichiarazione di un rappresentante di Microsoft sulla responsabilità degli hacker russi per un nuovo “grande attacco informatico” alle risorse informative statunitensi viene replicata dai media occidentali. “Gli hacker russi sono dietro al disastro di SolarWinds dell’anno scorso e hanno lanciato un altro grande attacco informatico. Microsoft ha avvertito di questo tre settimane prima che il presidente Joe Biden incontrasse il presidente russo Vladimir Putin”, scrive la CNBC.
Tutto questo mentre l’attacco ai sistemi informativi statali della Federazione Russa, che ha superato per gravità e conseguenze l’incidente di SolarWinds (annunciato la scorsa settimana), non ha provocato alcuna accusa infondata contro nessuno.
Ma tutto questo risulta estremamente vantaggioso per Microsoft: formare un’idea del genere nella coscienza pubblica, ovvero.
“C’erano, ci sono e ci saranno vulnerabilità nei prodotti software, quindi non è colpa nostra. I malvagi hacker russi sono responsabili di tutto questo. Noi stessi Difficilmente saremo in grado di trovare queste falle”
Fonte
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