Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
Banner Ransomfeed 320x100 1
Il gruppo HackerHood rileva uno 0day su Telegram WebK risolto in soli 3gg

Il gruppo HackerHood rileva uno 0day su Telegram WebK risolto in soli 3gg

Redazione RHC : 6 Maggio 2024 10:21

Il ricercatore di sicurezza indipendente Pedro Baptista del team HackerHood di Red Hot Cyber, ha rilevato il 9 marzo 2024 una grave vulnerabilità su Telegram, che ha messo a rischio la sicurezza degli utenti utilizzatori della versione web della piattaforma.

Fortunatamente, Telegram ha risposto prontamente, correggendo il problema appena due giorni dopo.

La Vulnerabilità

La vulnerabilità, identificata con il codice CVE-2024–33905, era presente nella versione 2.0.0 (486) e precedenti di Telegram WebK. Coinvolgeva le cosiddette “Mini App” di Telegram, che permettono agli utenti di eseguire applicazioni web direttamente nell’interfaccia di messaggistica. Tuttavia, questa funzionalità si è rivelata essere una superficie d’attacco vulnerabile.


Enterprise

Prova la Demo di Business Log! Adaptive SOC italiano
Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro. Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Una Mini Web App dannosa poteva eseguire codice JavaScript arbitrario nel contesto principale di web.telegram.org, portando al dirottamento della sessione degli utenti. Questo exploit XSS (Cross-Site Scripting) è stato attivato utilizzando il tipo di evento web_app_open_link tramite postMessage.

Il Funzionamento dell’Attacco

L’attaccante avrebbe creato una Mini App con un URL dannoso, che sarebbe stato eseguito quando l’utente apriva la Mini App.

Il payload dannoso sfruttava il fatto che l’evento web_app_open_link apriva una nuova scheda con l’URL specificato, consentendo al codice JavaScript dannoso di rimanere nel contesto della finestra principale, compromettendo così la sessione dell’utente.

La Soluzione

Fortunatamente, Telegram ha risolto prontamente il problema. L’11 marzo 2024, è stata rilasciata una patch che ha corretto la vulnerabilità. La patch ha introdotto una nuova funzione safeWindowOpen, che sostituiva la funzione precedente per gestire l’apertura di nuove schede.

Questa nuova funzione implementava misure di sicurezza aggiuntive, come l’utilizzo dell’argomento noreferrer, che impediva alla finestra appena aperta di rimandare l’intestazione Referer alla pagina originale. Inoltre, la nuova finestra è stata isolata dal contesto della finestra principale, inclusa la sua esecuzione JavaScript.

Conclusioni

La risposta rapida e efficace di Telegram a questa vulnerabilità critica dimostra l’importanza di avere programmi di bug bounty robusti e di rispondere prontamente alle segnalazioni degli utenti. Tuttavia, questa scoperta solleva anche interrogativi più ampi sulla sicurezza delle applicazioni web e sulla necessità di continuare a sviluppare e implementare misure di sicurezza sempre più sofisticate per proteggere gli utenti da minacce sempre più complesse.

La sicurezza informatica è una sfida in continua evoluzione e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti. Grazie alla collaborazione tra ricercatori di sicurezza e fornitori di servizi online, possiamo fare progressi significativi nella protezione delle informazioni e nella difesa contro le minacce digitali.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
La password più usata nel 2025? E’ ancora “123456”! L’umanità non impara mai
Di Redazione RHC - 08/11/2025

Nel 2025, gli utenti fanno ancora molto affidamento sulle password di base per proteggere i propri account. Uno studio di Comparitech, basato sull’analisi di oltre 2 miliardi di password reali trape...

Immagine del sito
Tesla vuole dare a Musk 1000 miliardi di dollari per un piano da fantascienza. Più del PIL della Svizzera!
Di Redazione RHC - 07/11/2025

Numerosi apprezzamenti stanno arrivando per Elon Musk, che continua a guidare con destrezza le molteplici attività del suo impero, tra cui Tesla, SpaceX, xAI e Starlink, mantenendo salda la sua posiz...

Immagine del sito
Doppio Gioco: i dipendenti di un’azienda che “risolveva” gli attacchi ransomware li lanciavano loro stessi
Di Redazione RHC - 07/11/2025

Tre ex dipendenti di DigitalMint, che hanno indagato sugli incidenti ransomware e negoziato con i gruppi di ransomware, sono accusati di aver hackerato le reti di cinque aziende americane. Secondo il ...

Immagine del sito
Cisco risolve vulnerabilità critiche in ASA, DTD e Unified Contact Center Express
Di Redazione RHC - 06/11/2025

Cisco ha reso noto recentemente di aver scoperto una nuova tipologia di attacco informatico mirato a compromettere i dispositivi che operano con i software Cisco Secure Firewall Adaptive Security Appl...

Immagine del sito
Notepad++ sotto attacco! Come una DLL fasulla apre la porta ai criminal hacker
Di Manuel Roccon - 05/11/2025

Nel mese di Settembre è uscita una nuova vulnerabilità che riguarda Notepad++. La vulnerabilità è stata identificata con la CVE-2025-56383 i dettagli possono essere consultati nel sito del NIST. L...