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Il ransomware Magniber viene distribuito all’interno degli aggiornamenti fake di Windows

Redazione RHC : 2 Maggio 2022 08:25

Aggiornamenti falsi di Windows 10 vengono utilizzati per distribuire il ransomware Magniber in una massiccia campagna iniziata all’inizio di questo mese.

Negli ultimi giorni, BleepingComputer ha ricevuto un’ondata di richieste di aiuto in merito a un’infezione ransomware destinata agli utenti di tutto il mondo.

Durante la ricerca sulla campagna, è stato scoperto un che gli utenti sono stati colpiti da Magniber ransomware dopo aver installato quello che si ritiene essere un aggiornamento cumulativo o di sicurezza di Windows 10.

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    Questi aggiornamenti sono distribuiti con vari nomi, con Win10.0_System_Upgrade_Software.msi e Security_Upgrade_Software_Win10.0.msi i più comuni.

    Altri download fingono di essere aggiornamenti cumulativi di Windows 10, utilizzando falsi articoli della knowledge base.

    Sulla base degli invii a VirusTotal, questa campagna sembra essere iniziata l’8 aprile 2022 e da allora ha visto un’enorme distribuzione in tutto il mondo.

    Anche se non è chiaro al 100% come vengono promossi i falsi aggiornamenti di Windows 10, i download vengono distribuiti da siti falsi warez e crack.

    Siti falsi e crack che spingono Magniber
    Siti fake e crack che contengono il malware Magniber Fonte: BleepingComputer

    Una volta installato, il ransomware eliminerà le copie del volume shadow e quindi crittograferà i file. 

    Durante la crittografia dei file, il ransomware aggiungerà un’estensione casuale di 8 caratteri, come mostrato di seguito.

    File crittografati da Magniber
    File crittografati da Magniber Fonte: BleepingComputer

    Il ransomware crea anche note di riscatto denominate README.html in ogni cartella che contiene le istruzioni su come accedere al sito di pagamento Magniber Tor per pagare un riscatto.

    Magniber è considerato sicuro, nel senso che non contiene punti deboli che possono essere sfruttati per recuperare file gratuitamente senza pagare il riscatto.

    Sfortunatamente, questa campagna si rivolge principalmente a studenti e consumatori piuttosto che alle vittime delle imprese, rendendo la richiesta di riscatto troppo costosa per molti.

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