Redazione RHC : 12 Febbraio 2024 07:15
Molte persone hanno notato che dopo aver discusso ad alta voce di un prodotto (ad esempio con gli amici in un gruppo), su Internet compaiono annunci pubblicitari. E subito sorge la domanda: davvero lo smartphone ci ascolta e trasmette dati agli inserzionisti? Al giorno d’oggi le persone portano quasi sempre con sé dei gadget, quindi l’ipotesi sembra abbastanza logica, ma in realtà è un mito. Lo smartphone sicuramente non ti sta ascoltando.
Tutto è iniziato circa 8 anni fa, nel 2016. Poi un canale televisivo americano ha mandato in onda un articolo in cui si sosteneva che Facebook potesse intercettare le conversazioni degli utenti attraverso i microfoni degli smartphone. Questa informazione sensazionale sarebbe stata presentata dalla professoressa Kelly Burns dell’Università della Florida del Sud.
Tuttavia, in seguito si è scoperto che Burns in realtà non aveva detto nulla del genere. Ha solo notato che Facebook monitora attivamente le attività online delle persone. Sfortunatamente, il tutto è arrivato troppo tardi e il mito è riuscito a mettere radici profonde.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Le ragioni per cui ha preso piede sono abbastanza chiare. Nel 2016, Facebook ha ampliato notevolmente i suoi strumenti pubblicitari mirati. Gli inserzionisti hanno avuto accesso a una vasta gamma di informazioni sugli utenti: età, sesso, reddito, interessi e molto altro.
E 2 anni dopo, scoppiò un forte scandalo con Cambridge Analytica, che dimostrò che Facebook non si preoccupa affatto della riservatezza dei dati personali. L’idea che l’azienda possa hackerare i microfoni degli smartphone è diventata ancora più forte nelle nostre menti.
Tuttavia numerosi studi hanno sfatato la leggenda. Nel 2018, gli scienziati hanno testato migliaia di applicazioni e non hanno riscontrato un solo caso di attivazione non autorizzata del microfono e di trasmissione di conversazioni agli inserzionisti. Semplicemente non ne hanno bisogno.
Le società pubblicitarie sanno già quasi tutto sugli utenti, monitorano le loro azioni online: query di ricerca, messaggi, Mi piace, commenti, acquisti online. Tutto questo viene attentamente registrato e analizzato.
Noi stessi forniamo costantemente, spesso senza nemmeno accorgercene, un’enorme quantità di informazioni personali agli smartphone. E questo è un modo di sorveglianza molto più economico e affidabile.
Ma anche dopo aver compreso la verità, molto probabilmente continueremo a utilizzare servizi convenienti e applicazioni gratuite. Dopotutto, il prezzo del servizio è la nostra riservatezza.
Pegasus, Finfisher, e PSOA permettendo.
La storia di SoopSocks è quella che, purtroppo, conosciamo bene: un pacchetto PyPI che promette utilità — un proxy SOCKS5 — ma in realtà introduce un impianto malevolo ben orchestrato. Non stia...
Per decenni, l’informatica è stata considerata una scelta professionale stabile e ricca di opportunità. Oggi, però, studenti, università e imprese si trovano davanti a un panorama radicalmente m...
Lunedì scorso, Asahi Group, il più grande produttore giapponese di birra, whisky e bevande analcoliche, ha sospeso temporaneamente le sue operazioni in Giappone a seguito di un attacco informatico c...
Una nuova campagna malevola sta utilizzando Facebook come veicolo per diffondere Datzbro, un malware Android che combina le caratteristiche di un trojan bancario con quelle di uno spyware. L’allarme...
La Community di Red Hot Cyber ha avuto l’opportunità di partecipare a “Oltre lo schermo”, l’importante iniziativa della Polizia Postale dedicata ai giovani del 2 ottobre, con l’obiettivo di...