Redazione RHC : 16 Agosto 2021 12:21
Le Nazioni Unite hanno chiesto una moratoria sulla vendita di tecnologie di tracciamento criticando il produttore israeliano di spyware NSO Group.
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L’appello delle Nazioni Unite per vietare la vendita di tecnologia di tracciamento segue le recenti accuse contro il gruppo NSO di vendita di strumenti di spionaggio a clienti che le utilizzano non per lo scopo previsto (vale a dire, per garantire la sicurezza nazionale), ma per perseguitare dissidenti politici, giornalisti, ecc…
“È molto pericoloso e irresponsabile consentire alla tecnologia di tracciamento e all’industria di operare in una zona libera dai diritti umani. Siamo molto preoccupati che vengano utilizzati strumenti invasivi ad alta tecnologia per monitorare, intimidire e reprimere difensori dei diritti umani, giornalisti e oppositori politici”
hanno affermato otto esperti delle Nazioni Unite.
L’ONU ha anche invitato il gruppo NSO a riferire se ha mai esercitato
“un’intensa diligenza in materia di diritti umani in conformità con i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani”
e a pubblicare tutti i risultati di eventuali indagini interne condotte in materia.
Inoltre, l’organizzazione ha invitato Israele a riferire se le vendite all’esportazione della società siano mai state verificate.
Sebbene l’ONU non abbia nominato nessun altro fornitore oltre al gruppo NSO, l’appello dell’organizzazione si applica a tutti i rappresentanti del mercato della tecnologia di tracciamento, e come sappiamo Israele svetta in testa per questo tipo di tecnologie.
L’ONU ha chiesto lo sviluppo di
“un solido quadro normativo per prevenire, mitigare e affrontare l’impatto negativo delle tecnologie di tracciamento sui diritti umani”
e nel frattempo introdurre una moratoria sulla vendita e l’esportazione di tali tecnologie.
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