Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

La “decisione responsabile” di TikTok sulla pubblicità personalizzata non esaurisce le criticità di age verification

Stefano Gazzella : 6 Agosto 2022 07:00

AutoreStefano Gazzella

Il Garante Privacy, dopo aver rivolto un avvertimento – potere previsto dall’art. 58.2 lett. a) GDPR – a TikTok riguardante la pubblicità personalizzata basata sul legittimo interesse rilevando anche il rischio che contenuti inappropriati raggiungano utenti minorenni, ha ritenuto una “decisione responsabile” quella della piattaforma di sospendere tale base giuridica e continuare ad adottare il consenso.

Infatti, la raccolta automatica delle informazioni riguardante l’attività svolta all’interno del social comporta l’applicazione della direttiva e-privacy e per l’effetto la necessità del consenso per “l’archiviazione di informazioni, o l’accesso a informazioni già archiviate, nell’apparecchiatura terminale di un abbonato o utente” richiamato dall’art. 122 Cod. Privacy.  

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Rilevata tale insanabile criticità, l’Authority ha voluto approfondire l’aspetto della rendicontazione del legittimo interesse. Secondo i rilievi svolti, nello svolgimento del test in tre passaggi (Purpose, Necessity, Balancing) TikTok ha mancato di individuare lo specifico interesse perseguito, non ha circoscritto le categorie di dati trattati e il bilanciamento è viziato di eccessiva genericità.

    Ciò che richiede il metodo è invece che lo scopo perseguito sia individuato e definito con riferimento alle “ragionevoli aspettative nutrite dall’interessato in base alla sua relazione con il titolare” (considerando n. 47 GDPR), dunque che sia valutata la necessità dei trattamenti per il suo perseguimento e infine che sia svolta un’operazione di bilanciamento con i diritti e le libertà dell’interessato secondo il criterio della non prevalenza degli stessi prevedendo, se del caso, misure di salvaguardia.

    La profilazione dei comportamenti degli utenti per la pubblicità personalizzata all’interno di TikTok potrà dunque avvenire solamente sul consenso e nei confronti dei maggiorenni, ma nulla viene detto sui propositi riguardanti la age verification.

    Il nodo è tutt’altro che di secondaria importanza dal momento che secondo la norma italiana armonizzata (art. 2-quinquies Cod. Privacy) è prevista la possibilità per il minore fino a 14 anni di esprimere il consenso al trattamento dei propri dati personali in relazione all’offerta diretta di servizi della società dell’informazione, mentre per i minori di 13 anni non è possibile l’accesso alla piattaforma.

    Nel provvedimento di avvertimento è stata evidenziata l’assenza di misure specifiche per la verifica dell’età le quali

    non paiono in grado di escludere che la pubblicità personalizzata possa essere rivolta a minori di 18 anni, e persino ai minori di 14 anni, che rappresentano un bacino presso cui la piattaforma è assai popolare.”.

    Ma come evidenziato da CNIL, al momento non ci sono soluzioni di age verification in grado di soddisfare quel bilanciamento fra efficacia – e dunque: tutela dei minori – e garanzie di protezione dei dati personali degli interessati.

    Stefano Gazzella
    Privacy Officer e Data Protection Officer, specializzato in advisoring legale per la compliance dei processi in ambito ICT Law. Formatore e trainer per la data protection e la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Giornalista pubblicista, fa divulgazione su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

    Lista degli articoli
    Visita il sito web dell'autore

    Articoli in evidenza

    Buon World Password Day! Tra MIT, Hacker, Infostealer e MFA. Perchè sono così vulnerabili

    Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...

    Benvenuti su Mist Market: dove con un click compri droga, identità e banconote false

    Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...

    La Cina Accusa la NSA di aver usato Backdoor Native su Windows per hackerare i Giochi Asiatici

    Le backdoor come sappiamo sono ovunque e qualora presenti possono essere utilizzate sia da chi le ha richieste ma anche a vantaggio di chi le ha scoperte e questo potrebbe essere un caso emblematico s...

    WindTre comunica un DataBreach che ha coinvolto i sistemi dei rivenditori

    Il 25 febbraio 2025 WindTre ha rilevato un accesso non autorizzato ai sistemi informatici utilizzati dai propri rivenditori. L’intrusione, riconosciuta come un’azione malevola, è st...

    Non sono ancora chiari i motivi del grande blackout in Spagna e Portogallo

    Ancora non sono chiari i motivi che hanno causato un grave Blackout in Spagna e Portogallo nelle ultime ore. Vaste aree sono rimaste senza energia elettrica, scatenando un’ondata di speculazion...