
Per la prima volta la Marina degli Stati Uniti ha installato l’intelligenza artificiale su una nave da guerra. Sistema Monitoraggio remoto aziendale versione 4 (ERM v4) è stato introdotto sul cacciatorpediniere lanciamissili USS Fitzgerald.
Il nuovo sistema è stato implementato nell’ambito del programma su larga scala Condition Based Maintenance Plus del Pentagono. Secondo The War Zone, il dipartimento militare spera di utilizzare l’apprendimento automatico per aiutare gli equipaggi delle navi, i servizi a terra, i centri logistici e altre unità a mantenere la prontezza al combattimento delle attrezzature al massimo livello.
Il sistema ERM v4 monitora costantemente le condizioni dello scafo e delle apparecchiature meccaniche ed elettriche. Ogni secondo elabora circa 10.000 letture dai sensori. Gli algoritmi analizzano questi dati e generano raccomandazioni di manutenzione.
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L’intelligenza artificiale è in grado di individuare schemi e deviazioni sottili che potrebbero indicare l’emergere di problemi. Ciò consente all’equipaggio di risolvere i problemi prima che diventino seri. Questo approccio proattivo dovrebbe ridurre al minimo i tempi di fermo e garantire che la USS Fitzgerald rimanga pronta a livello operativo.
I vertici della Marina ripongono grandi speranze nell’ERM v4 per risolvere i problemi di lunga data relativi ai ritardi nella manutenzione e alla prontezza della flotta. Si prevede che il sistema non solo aumenterà l’efficienza del lavoro, ma ridurrà anche i tempi di riparazione, il che è particolarmente importante per una risposta rapida in caso di potenziali conflitti.
Sebbene ERM v4 si concentri attualmente esclusivamente sulla manutenzione, in futuro le sue funzionalità potrebbero essere ampliate per includere i sistemi di combattimento. Entro la fine dell’anno si prevede che lo sviluppo venga integrato nel sistema NMRO (Naval Maintenance Repair and Overhaul), responsabile della riparazione e della modernizzazione delle navi.
La Marina prevede di installare l’ERM v4 su altre quattro navi nel 2025. Ciò consentirà al sistema di ottenere più dati per l’addestramento, migliorare gli algoritmi e aumentare l’accuratezza delle previsioni di manutenzione.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale per la manutenzione fa parte di un programma statunitense più ampio volto a modernizzare i sistemi di difesa. Di recente, la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) ha lanciato l’iniziativa Theory of Mind. Il progetto sviluppa tecnologie che aiuteranno i leader militari a comprendere meglio i potenziali avversari e a interagire con essi.
Anche il settore privato sta sviluppando tecnologie per migliorare la capacità di combattimento dell’esercito americano. OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT, ha stretto una partnership con la società di difesa Anduril. Insieme lavorano a sistemi per proteggere le strutture e le attrezzature militari dagli attacchi dei droni e da altre minacce aeree.
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